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Provincia, sforato il patto di stabilità

Malgrado la bufera è stato adottato un provvedimento che «salverà» l’Istituto «Bellini» sino al varo del bilancio preventivo

CATANIA. Bandiera bianca. Il dirigente della Ragioneria, Francesco Schilirò, s'è arreso allo sforamento del patto di stabilità e ieri ne ha dato comunicazione al Consiglio provinciale. Come frane, infatti, si sono abbattuti sull'ente i 23 milioni di risarcimento «monstre» all'Ifi — ormai fallita ogni opposizione legale speranzosamente tentata dal presidente Giuseppe Castiglione — e il fallimento del piano di vendita degli immobili. Stando alla nota del Ragioniere capo, ora la Provincia dovrà limitare le spese correnti, non potrà accedere a nuovi mutui nè stabilizzare i precari. E dovrà pure ridurre del 30 per cento indennità e gettoni di presenza.
«Una notizia shock», per il capogruppo de La Destra Giuseppe Mistretta che ha chiesto un'immediata riunione con i colleghi, il presidente dell'Aula, Giovanni Leonardi, e i revisori dei conti. Malgrado la bufera, comunque, è stato adottato un provvedimento che «salva» l'Istituto musicale «Bellini» sino a varo del bilancio preventivo, da approvare — almeno stando al termine di legge — entro il 31 ottobre. Al «Bellini», comunque, non sarà più garantita la copertura delle spese per due-terzi, praticamente a «piè di lista», ma nei limiti del capitolo del bilancio provinciale. La convenzione con l'Istituto musicale sarà rinnovata per due anni, non quattro com'era stato finora: «Una scelta prudenziale, la nostra — sottolinea Mistretta — alla luce degli effetti della revisione della spesa pubblica imposta dal Governo e, soprattutto, a causa della spiacevole novità rappresentata dal mancato rispetto del patto di stabilità. Siamo soddisfatti per aver messo una pezza sul caso-Bellini, ma la vera sfida sarà quella di far quadrare i conti del nostro preventivo». Il capogruppo, insieme con Enzo D'Agata e Gaetano Di Stefano, ha dato «ampia disponibilità a lavori consiliari no stop» pur di arrivare rapidamente al bilancio, intanto si augurano che il Governo «esoneri» dal patto di stabilità la Provincia per quel risarcimento all'Ifi «provocato dalla truffa di due ex dipendenti risalente alla notte dei tempi». Non solo contabilità, comunque. Antonio Tomarchio, per i Comunisti-Italia dei Valori, ha criticato l’amministrazione per la risposta alla sua interrogazione sui «danni ambientali e la tutela della Timpa in occasione della manifestazione delle Frecce Tricolore». Tomarchio, che aveva chiesto spiegazione per l’assenza di agenti provinciali in quell’occasione, parla di «danno dopo la beffa in quanto veniamo informati che la Polizia provinciale non fa i turni il sabato e la domenica». 

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