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Pd, già finita la festa Spataro: "Adesso il candidato sindaco"

Il partito dovrà decidere tra gli aspiranti sindaci Enzo Bianco e Giuseppe Berretta

CATANIA. Il Pd etneo ”celebra” Crocetta. Passata la festa, però, torneranno i problemi (interni) di sempre. Anzi, di più: perchè si avvicina la data in cui il partito dovrà decidere tra gli aspiranti sindaci Enzo Bianco e Giuseppe Berretta.

Il segretario provinciale Luca Spataro, ora che il «suo» Pd s’è radicato con sezioni e militanti in tutto il territorio, periferie cittadine comprese, gioisce per l’esito delle Regionali ma senza trionfalismi: «Si tratta di una vittoria sofferta che lancia segnali a tutti. Sono meno soddisfatto del voto catanese al nostro partito, sapevamo di combattere la partita nell'epicentro dello scontro.

Da un lato il candidato Musumeci, catanese, dall'altro lato la forza del movimento di Lombardo proprio sul nostro territorio, ma anche l'avanzata del movimento Cinque Stelle. Se a questo aggiungiamo la difficile e controversa fase da cui veniamo e il contributo considerevole che il Pd di Catania ha dato alla lista Crocetta, composta per oltre la metà da dirigenti del Pd a differenza delle altre province, penso che il nostro risultato possa essere considerato diversamente».

In vista dei tanti appuntamenti elettorali del prossimo anno, Spataro non rinnega l’alleanza Pd-Udc che ha consegnato Palazzo d’Orleans a Rosario Crocetta. Lui, però, vuole andare oltre: «Io credo che il Pd debba lanciare un appello a tutte quelle forze che vogliono un cambiamento a Catania e discontinuità rispetto agli ultimi 13 anni. Credo possa tenere insieme una coalizione larga che mette insieme progressisti e moderati». Chissà se Sel, Pdci, Rifondazione e Idv risponderanno all’appello: «Lo spero — esclama Luca Spataro — Serve a loro e serve a noi, insieme possiamo contribuire a cambiare Catania».

Il Pd, comunque, deve prima risolvere le “questioni intestine”. Anche alla luce delle preferenze ai candidati, sui quali si sono misurate le diverse componenti del partito: «In queste elezioni — commenta il segretario provinciale — si sono affermate con forza le aree del Pd che più hanno collaborato tra loro per costruire il partito a Catania. Le primarie sono, comunque, necessarie per la scelta del sindaco. Abbiamo due belle personalità in campo come Giuseppe Berretta e Enzo Bianco. Mi terrorizza e sono contrario all'idea di scegliere il candidato sindaco nelle stanze di una segreteria o a Roma. Le primarie faranno bene al Pd, al centrosinistra, all’alleanza che si farà carico di costruire un’alternativa».

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