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Mafia, deve scontare pena residua: arrestato

Vincenzo Guzzetta, ritenuto vicino al clan Santapaola, deve scontare 12 anni e 11 mesi per associazione mafiosa, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed estorsione

CATANIA. Un uomo di 39 anni, Vincenzo Guzzetta, ritenuto dagli investigatori vicino al clan mafioso Santapaola, è stato arrestato dai carabinieri a Camporotondo Etneo perchè deve scontare una pena residua di 12 anni e 11 mesi di reclusione per associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ed estorsione, reati commessi a Catania prima del 2001.

L'uomo è stato rinchiuso nel carcere di Bicocca. I militari hanno eseguito nei suoi confronti un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, scaturito dall'operazione denominata "Cassiopea", condotta dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Catania nel dicembre del 2002.

L'operazione aveva coinvolto 73 persone ritenute responsabili a vario titolo di avere fatto parte di un'associazione di tipo mafioso dedita alla commissione di una serie indeterminata di delitti contro la persona (quali gli omicidi), contro il patrimonio (quali rapine, furti ed  estorsioni) e di delitti di altro genere.

L'associazione sarebbe stata dedita anche all'acquisizione in modo diretto e indiretto del controllo di attività economiche, di appalti e servizi pubblici ed alla realizzazione, comunque, di profitti o vantaggi ingiusti e ad impedire od ostacolare il libero esercizio del voto in occasione delle consultazioni elettorali. Con le aggravanti di essere l'associazione armata e di avere gli associati finanziato le attività economiche di cui avevano assunto il controllo con il profitto dei delitti commessi.

Tra le estorsioni contestate a Guzzetta quella ai danni di un negozio di abbigliamento di Misterbianco, tuttora attivo, i cui titolari erano stati costretti a pagare otto milioni di lire in
due soluzioni semestrali.

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