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Riordino partecipate, il Consiglio approva il piano

Era stato presentato dalla giunta del sindaco Raffaele Stancanelli per "adeguarlo alla Spending review". La delibera prevede che il Comune si impegni a cedere le partecipazioni di Asec Spa, Amt Spa e Sostare Srl

CATANIA. Con 23 voti favorevoli, 6 contrari e 3 astenuti il Consiglio comunale d Catania, intorno alla mezzanotte, ha approvato il piano di riordino del sistema delle partecipazioni societarie dell'Ente. Era stato presentato dalla giunta del sindaco Raffaele Stancanelli per "adeguarlo alla
Spending review".

La delibera prevede che il Comune si impegni a cedere, con i limiti posti dal legislatore, le partecipazioni di Asec Spa (49%), Amt Spa (40%), Sostare Srl (4%), lasciando dunque al socio pubblico, il Comune di Catania, i poteri di controllo e attribuendo a quello privato la gestione operativa di queste aziende. Dal piano originario è stata 'stralciata' la posizione di Sidra Spa che, sulla base di un emendamento dei capigruppo, rimane nella composizione azionaria attuale, mentre nella proposta precedente era prevista la cessione del 49% delle quote per la gestione operativa della distribuzione dell'acqua potabile. Saranno invece integralmente cedute le partecipazioni in società non necessarie per il perseguimento di finalità istituzionali come Asec Trade e Catania Multiservizi. Per quest'ultima azienda, è stata approvata anche la proroga del contratto di servizio col Comune che era giunto a scadenza.

"Il piano varato oggi - ha commentato il sindaco Stancanelli -é un punto di svolta essenziale perché affronta le questioni nel loro complesso nell'interesse dei bisogni della città e dei lavoratori, che da queste scelte vengono garantiti anche perché guardano non soltanto all'oggi, ma soprattutto al domani. Mi farò carico di incontrare tutti i dipendenti delle aziende partecipate, a cominciare dalla Multiservizi - ha concluso il sindaco - per spiegare che questa impostazione è l'unica che garantisce un futuro ai livelli occupazionali e che, pertanto, va respinto fermamente ogni tentativo di becera strumentalizzazione politica".

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