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Stancanelli ai dipendenti delle partecipate: ho voluto garantirvi

Il sindaco in una lettera ai lavoratori delle aziende: "La legge prevede lo scioglimento delle società entro il 31 dicembre"

CATANIA. «La legge prevede lo scioglimento delle aziende partecipate entro il 31 dicembre 2013, con il licenziamento di tutti i dipendenti». Lo afferma il sindaco di Catania, Raffaele Stancanelli, in un lettera ai dipendenti delle società, sottolineando che l'amministrazione «ha agito nell'esclusivo interesse, presente e futuro, di garantire il vostro posto di lavoro».    

«Mi rivolgo a voi - spiega il sindaco - perchè le falsità, le cattiverie gratuite e le inqualificabili strumentalizzazioni che hanno accompagnato e seguito l'adozione di questo indispensabile riordino delle aziende, potrebbero deviare la realtà delle cose. Il nostro intento - osserva - è quello di aprire finalmente una fase nuova nelle aziende partecipate comunali che assicuri competitività sul mercato sia sul piano dell'efficienza che su quello della produttività, unici elementi in grado di offrire una prospettiva seria e concreta al vostro lavoro. Avremmo potuto fare finta di niente - sottolinea Stancanelli - girarci dall'altro lato, come tanti che ora si stracciano le vesti hanno fatto nel passato e che ora vogliono solo continuare a ingannarvi. Ma così facendo avremmo solo accompagnato verso una lenta agonia aziende in cui operano anche pregevoli professionalità che rendono servizi importanti ai cittadini e che qualcuno voleva rimanessero asservite alle stesse cordate clientelari che hanno fatto accumulare negli anni un debito spaventoso al Comune. Invece - rileva il sindaco di Catania - con un'assunzione di responsabilità che forse non ha precedenti, dopo quattro anni in cui abbiamo azzerato le costose indennità ed eliminato sprechi, regalìe e assunzioni di favore,  è arrivato il momento di rompere ogni residuo cordone ombelicale con un sistema, come anche richiesto dalla Corte dei conti, che non può reggere alle innovazioni della spending review e del cambiamento di rotta necessario a salvare i posti di lavoro e la vita stessa delle aziende».

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