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Striscioni pro Speziale, 3 denunce

Sono stati esposti al «Massimino» durante l’incontro Catania-Chievo di serie A, sugli spalti della curva Nord, così come in quelli della curva Sud

CATANIA. Sono stati identificati tre giovani del gruppo di ultrà che durante la partita di calcio Catania-Chievo dello scorso 18 novembre, avevano tirato fuori dagli spalti delle curve Nord e Sud uno striscione contro le sentenze di condanna Antonino Speziale e Daniele Micale, per l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti. Si tratta dei due ragazzi che sono stati condananti con sentenza definitiva emesse dalla Suprema Corte di Cassazione, in quanto riconosciuti responsabili di omocidio preterintenzionale.

Denunciati alla Prura due incensurati e un tifoso che in passato ha conosciuto il Daspo per le sue intemperanze. I due incensurati hanno diuciannove e ventidue anni; il terzo venticinque.
Grazie all’attività investigativa degli agenti della Digos e attraverso la visione attenta e ripetuta delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza dello stadio e estrapolate dalla Polizia Scientifica, la speciale unità della polziia, che si occupa della sicurezza nello stadio «Massimino»i poliziotti sono riusciti a individuare alcuni dei ragazzi responsabili di aver esposto degli striscioni dal contenuto ritenuto “di evidente incitamento alla contestazione contro le indagini e le conseguenti sentenze di condanna” di Speziale e Micale.

I tre ultrà, che materialmente lo reggevano i mano, sono stati denunciati all’autorità giudiziaria, in base alla norma contenuto nel decreto del febbraio 2007, emanato dopo i fatti del 2 febbraio avvenuti a Catania dove appunto perse la vita l’ispettore Raciti. Inoltre i tre sono stati colpito dal divieto di accesso agli impianti sportivi emesso dal questore etneo. Prosegue l’attività investigativa per identificare gli altri ultrà che hanno partecipato alla contestazione. LE.CA.

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