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I tagli alla Provincia: niente portaborse per i futuri assessori

La delibera approvata dalla commissione Bilancio. Il presidente Primavera: «Stop assistenti esterni, risparmio di 320 mila euro»

CATANIA. Il «Piano dei Tagli» — ultima spiaggia per evitare lo sforamento del Patto di Stabilità — arriva stamane in Consiglio provinciale. E «rischia» di saltare pure la possibilità di nomina di portaborse per i componenti delle Giunte prossime venture: «A ogni assessore è stato finora consentito di nominare un assistente esterno — spiega Santo Primavera, presidente della commissione Bilancio — noi proponiamo, invece, che possa avvalersi solo della collaborazione di personale dell’ente. In questo modo, se si calcola che gli assessori sono nove, contiamo di risparmiare complessivamente 320 mila euro ogni anno. Ovviamente, questa misura non interessa la situazione attuale perchè siamo commissariati. A maggio o giugno, però, la Provincia avrà una nuova amministrazione. Il risparmio potrebbe, quindi, aggirarsi intorno ai 200 mila euro per il solo 2013. Un modo concreto per abbattere i costi della politica».
L’emendamento «zero-portaborse» sarà portato in Aula, insieme con altre raccomandazioni, dai componenti della commissione Bilancio che ieri hanno, intanto, approvato la «lista dei risparmi» proposta la scorsa settimana dalla Ragioneria generale dell’ente. «A Nunzio Parrinello (capogruppo di Famiglia, Lavoro e Solidarietà, ndr) e ad altri colleghi — afferma Primavera — abbiamo affidato la redazione di una sorta di maxiemendamento nel quale si prevede pure la soppressione di spese di partecipazione ad alcune associazioni istituzionali, come l’Unione delle Comunità montane, che non hanno più ragione d’esistere ma costano migliaia di euro alla Provincia di Catania». «Rispetto alla proposta dell’amministrazione — conclude il presidente della commissione consiliare — dovremo chiedere la cancellazione, almeno per quest’anno, della misura che prevede il passaggio di Pubbliservizi alla gestione di un amministratore unico scelto tra i dipendenti del nostro ente. È necessario, infatti, convocare l’assemblea dei soci e attendere la scadenza del contratto di servizio che lega la Provincia all’azienda partecipata».

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