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Gibiino: inevitabile «spacchettare» questo centrodestra

Il coordinatore cittadino del Pdl: «Il collante-Berlusconi è venuto meno, La Russa e Stancanelli destinati a lasciare il partito»

CATANIA. Week-end a Maranello, per Enzo Gibiino: «Ma non sto certo passando al movimento di Montezemolo, sono al Pdl e ci resto — si affretta a spiegare il coordinatore provinciale del partito di Berlusconi — Sono il presidente del Ferrari Club Italia e ci siamo fatti gli auguri di Natale. Ovviamente, anche con Alonso e Massa». La parentesi rossa, comunque, è già finita per il deputato nazionale che oggi presenta le sue «Primarie delle Idee» e, intanto, sembra già rassegnato a perdere pezzi di non poco conto, come Raffaele Stancanelli e Marco Falcone, pronti a lasciare il Popolo delle Libertà insieme con Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri: «Berlusconi è stato un grande collante, adesso senza di lui — commenta Gibiino — molti mondi non possono più stare insieme. Abbiamo diversi modi di interpretare le cose, le divisioni si notano all'esterno e fanno male. Quindi, lo spacchettamento del centrodestra è positivo. Non un vulnus, una ferita. Non mi appassiona, comunque, parlare di chi va via dal Pdl o se Stancanelli sarà il nostro candidato sindaco. Credo, invece, che sia necessario prestare attenzione a ciò che dicono le persone. Ma qui torniamo sempre al concetto di Primarie delle Idee». E allora parliamone di questo "modello Gibiino" di consultazione: «Idee, programmi avvicinano i cittadini nella realizzazione di un progetto — spiega il parlamentare — Non posso scegliere di affidarmi a un pilota, senza sapere come guiderà e verso cosa. Ecco perchè su un sito sarà possibile cliccare su proposte concrete per dire se si è d’accordo o no, oppure suggerire varianti. Non questioni grandi, ma generiche come il lavoro o il fisco. Parleremo, invece, di sviluppo della Playa o del centro storico, di accoglienza dei turisti, di valorizzazione della Risorsa Etna .... Cose così, insomma. Una volta cliccato, verrà chiesto all'utente di creare un comitato insieme con altri amici per condividere un progetto. Insomma, non è necessario candidarsi al Consiglio comunale per occuparsi del futuro di questa città!». Alle elezioni, però, bisogna pure andare. E abbastanza presto, pure. Enzo Gibiino s'è rassegnato allo «spacchettamento del centrodestra», eppure non è pessimista: «Anche se siamo forze politiche diverse, noi e Montezemolo, gli ex di An e Casini parliamo la stessa lingua. Alla Camera, al Senato, votiamo insieme sugli stessi provvedimenti. Se c'è un modo comune di pensare, pur nella diversità abbiamo il dovere di stare assieme nel momento della verità elettorale».

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