ACIREALE. Sette carri allegorici più uno fuori concorso, altri sette carri infiorati e poi il solito "contorno" di bande comiche, gruppi mascherati scolastici e non, spettacoli in piazza organizzati con i soldi per gli sponsor.
Il Carnevale di Acireale è pronto ancora una volta a partire nonostante, ricorda il sindaco Nino Garozzo "aspettiamo ancora di sapere a quanto ammonterà il contributo regionale e provinciale non per l'edizione a cominciare, ma per quella dello scorso anno".
C'è voluto, infatti, sottolinea il primo cittadino acese, uno sforzo organizzativo mica male per allestire l’edizione 2013 del Carnevale più bello di Sicilia, nonostante la crisi economica. "Ma il Carnevale lo abbiamo fatto e lo faremo sempre - dice orgoglioso Nino Garozzo - perché è e rimane uno dei pochi eventi in Sicilia ad avere eco non solo in tutta la Regione, ma anche fuori".
I tagli al budget non sono per fortuna andati ad incidere più di tanto sulla qualità dell’allestimento dei carri, "senza i quali non ci sarebbe il Carnevale", ma il sindaco si aspetta per il futuro "una maggiore collaborazione" dagli altri livelli istituzionali.
Intanto, però, si parte: sabato prossimo sarà consegnata nelle mani della reginetta Nacy Laudani, Venere dell'Etna in carica, la chiave del Carnevale, poi cominceranno le sfilate, che saranno aperte quest'anno dal carro "Noi che...", ultima opera del maestro carrista Giovanni Coco, morto lo scorso 1 aprile, e realizzata e portata in circuito nonostante il carrista fosse già seriamente malato. A Coco sarà dedicata anche una mostra video e fotografica allestita in corso Umberto.
Di livello anche gli spettacoli collaterali che verranno allestiti in piazza, con la presenza di cabarettisti di rima grandezza: quelli di Colorado Bianchi & Pulci, con gli immancabili Los Locos, con i Tacabro, autori del tormentone "Tacatà" e con le orchestre Italian Band, Samarcanda e Live Modern. Oltre, naturalmente, a "Rumori Barocchi", che accompagna da qualche edizione il Carnevale di Acireale.
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