Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Bilancio «bocciato», si muove la Procura della Corte dei Conti

Stangata in arrivo dopo la pronuncia dei giudici sul Consuntivo 2010 dell’ente: «È stato sforato il patto di stabilità»

CATANIA. Bocciato dalla Sezione di controllo, il Consuntivo 2010 della Provincia finisce ora sul tavolo della Procura della Corte dei Conti. Gli amministratori dell’ente locale, sotto accusa per avere violato il patto di stabilità e apportato correttivi con un anno di ritardo, rischiano quindi sanzioni per danno erariale: «Ma questo — precisa il procuratore capo Guido Carlino — solo nel caso in cui siano stati posti in essere atti elusivi. La norma vigente, inoltre, richiede che venga dimostrata la colpa grave». In effetti, però, proprio nella pronuncia dei giudici contabili si legge di «artificioso conseguimento del rispetto del Patto mediante l’utilizzo di strumenti elusivi». Insomma, la mazzata che s’è appena abbattuta potrebbe produrre effetti per molto tempo ancora.
Il commissario della Provincia, Antonella Liotta, ha preannunciato una conferenza stampa per la prossima settimana: «Prima voglio leggere le motivazioni», s’è limitata a dichiarare venerdì. Proprio lei, peraltro, potrebbe ritrovarsi molto presto a dover «presentare il conto» per lo sforamento del patto di stabilità — il 30 per cento su indennità di funzione e gettoni di presenza — ai consiglieri provinciali e agli ex componenti della Giunta guidata fino a pochi mesi fa da Giuseppe Castiglione. Un amministrativista tra i più noti in città, Gaetano Tafuri, conferma: «Il taglio del 30 per cento, previsto in questo caso, è certamente possibile che venga applicato retroattivamente, cioè al 2010». Un salasso consistente, se dovesse essere conteggiato su tutti gli emolumenti di questi ultimi tre anni.
Oltre alla riduzione dei «gettoni», comunque, la violazione del patto comporta pure — come ricordano gli stessi giudici contabili — il divieto di contrarre mutui, oltre al blocco di spesa corrente e assunzioni. Inoltre, è prevista la riduzione dei trasferimenti erariali «in misura pari alla differenza tra il risultato registrato e l’obiettivo programmato»: il commissario Liotta, nei giorni scorsi, aveva quantificato quella cifra in circa 950 mila euro «che — aveva sottolineato — sono poca cosa in considerazione del bilancio complessivo della Provincia di Catania»

Caricamento commenti

Commenta la notizia