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Università, Pignataro: "Non aumenteremo le tasse"

E' questo l'impegno del neo rettore nonostante queste costituiscano una delle voci che più contribuisce a incrementare il sempre più ridotto finanziamento statale

CATANIA. L'università di Catania non aumenterà le tasse per gli studenti, nonostante queste costituiscano una delle voci che più contribuisce a incrementare il sempre più ridotto finanziamento statale. È l'impegno preso dal neo rettore, Giacomo Pignataro.  «A causa dei 300 milioni di euro in meno per l'intero sistema universitario nazionale, infatti, soltanto grazie all'apporto di risorse esterne - ha precisato il rettore Pignataro - nel 2013 riusciremo a garantire il pagamento degli stipendi. Ma ciò che mi preoccupa, se non c'è un'inversione di tendenza nelle politiche nazionali - ha aggiunto - non è tanto la sopravvivenza delle strutture e degli apparati accademici, quanto il rischio di desertificazione sociale e culturale a cui andranno incontro il nostro Paese e il nostro territorio, se le giovani generazioni si vedranno sempre più negato l'accesso all'istruzione universitaria. È un'istanza di cui mi farò portavoce alla Conferenza dei rettori. L'obiettivo primario è quindi, per il nuovo rettore, »il posizionamento dell'Ateneo di Catania nel segmento superiore della graduatoria nazionale«. Lo farà, ha spiegato, »attraverso la leva strategica della progettazione scientifica e la costituzione, a tal fine, di masse critiche di risorse umane e strumentali, mantenendo saldamente i legami con le reti internazionali della ricerca e guardando ad un bacino più ampio rispetto al nostro territorio di riferimento, a favore del quale comunque possiamo fornire un qualificato apporto, come ho già fatto presente al presidente della Regione Crocetta. Anche perchè - ha sottolineato - una buona valutazione di ricerca e didattica comporta immediate conseguenze positive in termini finanziari«.  Un ultima battuta Pignataro l'ha dedicata alle vertenze relative alle sedi decentrate. »Considero ormai concluse le diatribe relative agli aspetti finanziari - ha sottolineato -, grazie agli accordi di transazione sottoscritti con gli enti locali e i consorzi di Ragusa e Siracusa dalla precedente amministrazione che ha individuato una soluzione sostenibile e spero definitiva. Adesso - ha concluso il rettore - il nostro compito è quello di consolidare, radicare e sviluppare la presenza dell'Università di Catania in quei territori, contando anche sul fatto che in quelle sedi vi lavorano persone eccezionali«.

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