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Consiglio comunale «chiuso» per mafia. Mascali, provvedimento-bis in venti anni

MASCALI. Ha destato sgomento a Mascali la notizia dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. È la seconda volta in venti anni. L’ex vicesindaco, nonchè assessore comunale ai Lavori pubblici, Agostino Mondello: “Come cittadino sono sgomento, subire, la stessa sorte, per la seconda volta, per il paese è davvero umiliante. I controlli delle forze dell’ordine, presenti in municipio negli ultimi tempi per l’acquisizione di registri e atti, l’abbandono della carica, prima del presidente del Consiglio, Biagio Susinni, poi di tutti i consiglieri, con il conseguente scioglimento dell’assise, lasciavano trasparire che qualcosa bolliva in pentola. Nelle elezioni passate ho appoggiato fortemente Monforte, ma strada facendo mi sono accorto di avere sbagliato”.
Incredulità e sgomento, nelle parole del primo cittadino, Filippo Monforte, che spiega: “Prendo atto della spiacevole notizia appresa da un amico. Personalmente, non ho ancora ricevuto nessuna notifica ufficiale. Chi mi conosce sa che ciò che di illecito possa essere venuto fuori non appartiene al mio modo di essere, è lontano anni luce dalla mia persona. Pertanto, non ci sto, mi rifiuto allo scioglimento del mio Comune e, certamente, sentito il parere del mio legale, presenteremo ricorso. E’ vero che in passato il Comune di Mascali è stato sottoposto a dei controlli amministrativi dalle forze dell’ordine, che il Prefetto ha mandato una commissione prefettizia, circa tre mesi fa, ma nemmeno in quel caso nulla mi è mai stato comunicato. Le indagini, invece, evidentemente, hanno evidenziato qualcosa. Pazienza, non mi resta che prendere atto della situazione in attesa di conoscere ulteriori risvolti”.
Si dichiara tranquillo, l’ex presidente del Consiglio, Biagio Susinni, dimessosi a novembre: ”Gli atti del Consiglio approvati durante la mia presidenza sono stati improntati sulla difesa degli interessi del Comune, nel rispetto della Legge e della trasparenza più assoluta”.
Sull’Ente mascalese gravano le indagini, avviate nei mesi scorsi, su presunte infiltrazioni mafiose nella gestione dei rifiuti. 

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