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Paternò «invasa» da rifiuti Raccolta ferma da 5 giorni

Netturbini in assemblea permanente dallo scorso lunedì per protestare contro il mancato pagamento del saldo dello stipendio di febbraio e degli emolumenti di marzo

PATERNO’. Peggiorano ora dopo ora le condizioni igienico sanitarie a Paternò, dopo che da cinque giorni il servizio di raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti non è svolto dagli operatori ecologici della Gesenu. Netturbini in assemblea permanente dallo scorso lunedì per protestare contro il mancato pagamento del saldo dello stipendio di febbraio e degli emolumenti di marzo. Spazzatura non raccolta all’interno dell’ospedale Santissimo Salvatore, dove i sacchetti sono ormai non molto distanti dal padiglione della Pediatria. Discarica dinanzi alla scuola materna comunale «Virgillito» di via Ciccio Busacca, dove i genitori dei bimbi della materna hanno manifestato il proprio dissenso, richiedendo l’immediato intervento del personale per rimuove la spazzatura. Identica situazione in via Gaudio dinanzi il plesso Falconieri. Il sindaco Mauro Mangano intanto ha presentato un esposto ai carabinieri della compagnia di Paternò contro la Gesenu e gli operatorie ecologici. I lavoratori della Gesenu, infatti, hanno deciso di proseguire la loro protesta; per sbloccare la situazione Simeto Ambiente sarebbe propensa ad aggiungere altre 50 mila euro a quelle già disposizione del comune di Paternò. Ed intanto lunedì dovrebbe subentrare alla Gesenu per svolgere il servizio di raccolta rifiuti la nuova azienda la New Spurghi Jet, una società piemontese, la cui dirigenza ha annunciato al fine di sbloccare la vicenda stipendi avrebbe garantito la propri a disponibilità di anticipare gli stipendi ai lavori dato che gli attuali netturbini della Gesenu passano in forza alla New Spurghi Jet.

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