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Prosciugati i fondi della Provincia Lo Stato «taglia» altri 10 milioni

Il presidente dell’assemblea: «Si somma alla riduzione di 13 milioni di euro di cui eravamo a conoscenza»

CATANIA. Sempre più "tirchio", lo Stato. Un altro taglio, stavolta di 10 milioni di euro, s'è appena abbattuto sulla Provincia di Catania: "E siamo a meno 23, di soli trasferimenti statali…", sbotta il presidente dell'Aula di Palazzo Minoriti, Giovanni Leonardi. Quindi, aggiunge: "Avevamo già saputo di una riduzione di 13 milioni, adesso la Ragioneria generale mi ha comunicato questa ulteriore sforbiciata. Non so come sarà possibile fare il bilancio di previsione, che va approvato entro giugno. Tutti i servizi sono a rischio. Viabilità e scuole, innanzitutto. Ma anche l'assistenza ai diversamente abili". "Di fatto - commenta Leonardi - stanno già chiudendo le Province, privandoci di risorse. Un processo accelerato dalle scelte di Crocetta, del governo regionale e dell'Ars che ha deciso di sopprimere questi enti in Sicilia".

Minori entrate per 23 milioni pesano come un macigno (o una pietra tombale ….) su un bilancio di 120. Altra mazzata, quindi, per l'amministrazione provinciale dove Antonella Liotta - appena confermata dalla Regione - è, in pratica, chiamata a svolgere il ruolo ingrato di "commissario liquidatore". A lei, peraltro, l'onere di gestire il "caso Ifi" con tutto il suo pesante fardello. Non solo economico. Il presidente Leonardi, infatti, afferma: "Nei prossimi giorni, chiederò ancora al commissario se ha trasmesso alla Procura il dossier su questa strana vicenda (la condanna a un risarcimento da 24 milioni dopo un calvario processuale durato decenni, ma conosciuto dal Consiglio solo un paio d'anni fa). Vorrei anche avere notizie sulla trattativa in corso per uno sconto sulla cifra dovuta alla curatela fallimentare dell'Ifi e sull'approvazione del piano di riequilibrio da parte del Ministero dell'Economia". Malgrado tutto, comunque, i quarantacinque di Palazzo Minoriti restano al lavoro, a due mesi dal "rompete le righe". La conferenza dei capigruppo, ieri, ha nuovamente affrontato la questione dell'azienda partecipata Pubbliservizi coi suoi quattrocento dipendenti "a rischio". Per sabato 20 è stata convocata una seduta straordinaria del Consiglio, aperta ai parlamentari nazionali e regionali eletti a Catania: "Una soluzione va trovata al dramma dei lavoratori Pubbliservizi", ha detto Leonardi. Oggi, invece, l'Aula discuterà di Piano triennale delle opere pubbliche.

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