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Sette milioni per le scuole etnee

Obiettivi: locali confortevoli, adeguate infrastrutture, impianti a norma, abbattimento barriere, realizzazione di palestre, cura dell’energia alternativa

CATANIA. Venti istituti catanesi, fra Elementari e Medie, interessate a 7 milioni dell’Ue per migliorare la qualità degli ambienti scolastici, al centro del piano di finanziamento europeo per interventi legati all’adeguamento infrastrutturale, in termini di messa a norma degli impianti, accessibilità, attrattività dei locali, dotazione di impianti sportivi ed efficienza energetica.
Si tratta di interventi di sviluppo e supporto per la riorganizzazione funzionale degli spazi didattici che tocca da vicino la categoria degli architetti. Da qui il coinvolgimento dell’Ordine. Per questo motivo il presidente Luigi Longhitano ha incontrato il sindaco Raffaele Stancanelli, il quale ha manifestato la concreta volontà di entrare nel vivo della fase esecutiva.
«Ritengo che la disponibilità di questi fondi e la finalità che li caratterizza – dice Luigi Longhitano – rappresentino una preziosa occasione di ”riscatto” e crescita, sia per le tanto attese opere di riqualificazione dei luoghi scolastici che per gli addetti ai lavori. Da tempo segnaliamo l’urgenza di intervenire e di affidarsi a personale competente e qualificato, adesso è arrivata una buona opportunità per farlo. Perciò seguirò passo dopo passo l’iter di assegnazione, sapere come stanno procedendo i 58 comuni della provincia, sapendo se hanno già ricevuto i finanziamenti e conferito gli incarichi».
Il presidente dell’Ordine degli Architetti ha già inoltrato a tutti i sindaci della provincia etnea, una richiesta formale di accesso agli atti, chiedendo specificatamente informazioni sugli incarichi per i servizi di architettura e ingegneria attinenti alla progettazione esecutiva, alla direzione dei lavori e al coordinamento per la sicurezza; sull’assistenza al Rup; sui collaudi, chiedendo se le amministrazioni locali in causa abbiano o meno previsto un protocollo d’intesa con i dirigenti scolastici delle scuole di competenza al fine di incaricare i propri funzionari per i servizi richiesti.
«Una presa di posizione rilevante - dice ancora Luigi Longhitano - che ha il solo scopo di agevolare la categoria, aprendo un varco lavorativo senza privilegi o rallentamenti burocratici».

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