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Etna, violenta eruzione: nessun pericolo

Dai crateri sommitali emergono fontane di fuoco alte centinaia di metri e diverse lunghe colate che si dirigono in zone desertiche del vulcano

CATANIA. Una violenta eruzione è in corso sull'Etna. Dai crateri sommitali emergono fontane di fuoco alte centinaia di metri ed emergono diverse lunghe colate che si dirigono in zone desertiche del vulcano. Il fenomeno è visibile da Catania e Taormina.

Le fontane di lava sono almeno tre e fuoriescono di crateri sommitali di sud est dell'Etna. La colata più avanzata ha già percorso diverse centinaia di metri, è ben alimentata e si riversa nella desertica Valle del Bove senza creare per il momento pericoli per persone o centri abitati. Un altro fronte lavico più lento e "digitiforme" avanza lentamente in direzione sud del vulcano, rimanendo confinato nella zona sommitale dell'Etna.

Dai crateri fuoriesce anche un'intensa colonna di fumo nera, alta almeno un chilometro, che i venti sospingono in direzione est-nordest. In diversi paesi alle pendici del vulcano è già cominciata la 'pioggia' di cenere vulcanica. Quella in corso sull'Etna è la tredicesima eruzione dell'anno, sicuramente la più spettacolare e di maggiore energia finora, con una violenta fase parossistica.

Spettacolare, ma non pericolosa. Così dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv)
di Catania definisce l'eruzione in corso sull'Etna. "E' un'attività parossistica intensa - precisano dall'Ingv - ma che rientra negli scenari già visti nelle precedenti 12 attività dell'anno sul vulcano". Il cratere in attività è quello del nuovo Sud-Est, dalla cui frattura si sono aperte diverse 'bocche' che sono in attività. La colata principale, che ha percorso diverse centinaia di metri, si riversa nella desertica Valle del Bove e, sottolineano dall'Ingv di Catania, "non costituisce alcun pericolo per centri abitati né per le persone"

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