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La giunta di Catania vara un piano contro la corruzione

Previsti obblighi di trasparenza per l’apparato burocratico

CATANIA. La giunta comunale di Catania ha adottato il piano anticorruzione e illegalità, con un programma di interventi per prevenire il rischio di permeabilità dei settori strategici dell'amministrazione.
«L'iniziativa pone la città - ha affermato il sindaco Raffaele Stancanelli - al primo posto tra i grandi comuni capoluogo ad avere già approvato uno strumento di prevenzione che individua obblighi precisi e codificati per la struttura burocratica e organizzativa dell'Ente, prevedendo meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione» «Il piano che abbiamo varato lo scorso 30 aprile, il primo in Italia - ha spiegato il sindaco - individua nelle aree Appalti, Politiche sociali, Edilizia, Urbanistica, Attività produttive, Patrimonio e Risorse umane i settori amministrativi maggiormente a rischio. Da un'attenta analisi inoltre - ha aggiunto il sindaco Stancanelli - è stato verificato che costituiscono attività a maggior rischio di corruzione quelle che implicano l'erogazione di benefici e vantaggi economici; il rilascio di concessioni o autorizzazioni; le procedure di impiego e utilizzo di personale; progressioni in carriera; incarichi e consulenze; l'affidamento di commesse pubbliche, specie quelle con più elevato livello di discrezionalità. Per questo tipo di attività - ha osservato Stancanelli - sono previste stringenti misure di contrasto nella violazione anche potenziale della legalità, in aggiunta a tutte le misure di prevenzione finalizzate a contrastare il rischio di corruzione in tutti i settori dell'Ente, mediante precisi meccanismi di formazione e attuazione delle decisioni».
Il piano anticorruzione prevede che i dirigenti con cadenza trimestrale devono redigere un report.

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