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Mafia nel Catanese: le immagini dei beni sequestrati

Dopo gli arresti di gennaio, adesso i sequestri patrimoniali nell'ambito dell'inchiesta "Nuova Ionia" sul grande affare della nettezza urbana gestito dal clan Cintorino nel territorio dell'Ato "JoniaAmbiente", da Calatabiano a Randazzo, da Giarre a Bronte. In queste ore, beni per un milione e mezzo di euro sono stati posti sotto amministrazione giudiziaria dalla Dia di Catania ai fratelli Alfio e Salvatore Tancona e ai loro due figli - entrambi, di nome Carmelo - anche loro, come altri 23 indagati, raggiunti quattro mesi fa da ordine di custodia cautelare in carcere. Stando alla Procura distrettuale del capoluogo etneo, i Tancona - accusati anche di associazione mafiosa - sarebbero ai vertici del clan Cintorino, filiale dei "cursoti" del boss detenuto Turi Cappello tra Taormina e Giarre.
Sigilli, quindi, sono stati apposti ieri a 3 imprese commerciali dei Tancona, sequestrati anche conti bancari e dieci veicoli. E ancora 3 immobili, uno dei quali - dicono gli investigatori - "abusivo"(servizio a cura di Gerardo Marrone).

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