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Calatabiano, festa per la “Calata di San Filippo”

Si è svolta senza intoppi la tradizionale "calata di San Filippo", patrono di Calatabiano, che ha sempre aperto i festeggiamenti in onore del Santo dal 1766 e che è giunta alla 248esima edizione. Un fiume colorato di fedeli ha portato, di corsa e in spalla dal monte Castello fino a valle, il fercolo del protettore della città. San Filippo Siriaco nacque in Siria nel 40 d.C., in piena dominazione romana. Sin dall'infanzia fu educato ai principi del Cristianesimo che già si stava propagando in quelle terre, testimoni della vita di Gesù. Compiuti sette anni fu affidato al capo spirituale della comunità cristiana. All'età di venti anni fu consacrato diacono con il compito di evangelizzare vari centri dell'Asia minore. Giunse infine a Roma dove incontrò S. Pietro che lo consacrò sacerdote e gli dette la facoltà di comprendere tutte le lingue e i dialetti conosciuti nonché la facoltà di liberare gli ossessi dal demonio. Fu inviato ad evangelizzare la Sicilia insieme ad altri sacerdoti. S. Filippo sbarcò in un villaggio di pescatori vicino Messina e scendendo verso sud si fermò in vari paesi della costa ionica finché arrivò a Calatabiano che a quei tempi si chiamava Bidium o Fenice dove liberò molti indemoniati e convertì il paese al cristianesimo. La sua fama di guaritore e di esorcista accrebbe la sua popolarità. Una celebre leggenda narra che un giorno S. Filippo fu sfidato da Satana a provare la potenza di Dio. Il demonio legò il santo con delle pesanti catene, ma egli si liberò facilmente; in seguito legò Satana con un filo della sua barba e lo inseguì fino all'inferno, da dove uscì ricoperto di fuliggine, per questo motivo viene raffigurato col volto tutto nero. (servizio a cura di Alessandro Famà)

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