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Guardianie indesiderate, quattro arresti a Palagonia

Raccolte due denunce di imprenditori esasperati, ma i casi accertati sono molti di più

PALAGONIA. Quattro arresti per porre fine – o, almeno, così si spera – alla persecuzione di una “banda del pizzo” ai danni di un imprenditore del Calatino, vittima di attentati in cantiere e pretese di denaro. I carabinieri della Compagnia di Palagonia, martedì sera, hanno catturato Felice Cicero, 28 anni, di Caltagirone, e Roberto Saitta, 36, di Castel di Iudica, mentre ordini di custodia sono stati notificati in cella a Febronio Oliva, 52 anni, di Palagonia, e Francesco Compagnino, 39, di Ramacca. Oliva e Compagnino erano già finiti in carcere nell’ottobre 2012, sempre per estorsione.
L’inchiesta era scattata nel maggio dello scorso anno dopo la denuncia di un altro imprenditore, stanco di minacce e ricatti. Stando alle accuse, i quattro avrebbero imposto “guardianie” e pagamenti di denaro: “La banda – sottolineano gli inquirenti – imponeva la propria forza intimidatoria alle vittime con le modalità caratteristiche delle associazioni mafiose, passando in più occasioni alle vie di fatto con furti di automezzi e, ancora, incendi di strutture e veicoli dei malcapitati”.
Gli accertamenti dei militari hanno consentito di accertare altri casi di “racket”, per i quali il giudice delle indagini preliminari su richiesta della Procura ha firmato i quattro provvedimenti contestando a Febronio Oliva e Francesco Compagnino il ruolo di mandanti. Felice Cicero e Roberto Saitta, invece, sarebbero stati “esattori” dell’organizzazione. Sono in corso verifiche per approfondire eventuali collegamenti degli indagati con i clan della zona.

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