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"Chirurgia a paziente sveglio", il primo intervento siciliano a Catania

CATANIA. E' stato eseguito con pieno successo per la prima volta in Sicilia, nell'ospedale Cannizzaro di Catania, su una giovane affetta da un tumore localizzato nell'area deputata al movimento degli arti, un intervento di "awake surgery", ovvero "chirurgia a paziente sveglio", una tecnica che garantisce la conservazione delle funzioni neurologiche e consente una maggiore radicalità di asportazione della massa neoplastica. Il delicato intervento è durato cinque ore. La paziente è stata dimessa alcuni giorni dopo essere stata operata e oggi si trova in ottime condizioni di salute.

La "awake surgery" è indicata quando il tumore si trova vicino ad aree funzionalmente importanti, cioé ai centri del linguaggio, del movimento etc, e il neurochirurgo, per il timore di determinare deficit neurologici invalidanti, è indotto ad eseguire prudenzialmente asportazioni parziali o addirittura semplici biopsie delle lesioni tumorali, limitando così il risultato terapeutico. Nella 'awake surgery' l'asportazione della massa neoplastica avviene a malato sveglio e cosciente, in modo da rilevare direttamente le risposte verbali o motorie mediante la stimolazione elettrica delle aree cerebrali sane circostanti il tumore. In tal modo è possibile costruire una mappa delle aree da asportare o da risparmiare, riducendo al minimo il rischio di danni permanenti.

L'intervento è stato eseguito da un'equipe neurochirurgica coordinata dal dott. Fabio Barone e composta dai dottori Nicola Alberio e Corrado D'Arrigo dell'Unità Operativa di Neurochirurgia e Gamma Knife, diretta dal dott. Pietro Seminara, e da un'equipe anestesiologica, coordinata dal dott. Walter Tagnese e composta dai dottori Luigi Vicari e Gaetano L'Abbate dell'Unità Operativa di Anestesia e Terapia Intensiva Post Operatoria.

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