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"Giovane morto per mancato ricovero", condannato medico di famiglia

SAN GREGORIO. Il giudice monocratico del Tribunale di Catania della sezione distaccata di Mascalucia, Alessandro Centonze, ha condannato a un anno e 10 mesi di reclusione, pena sospesa, per omicidio colposo il medico di famiglia Sebastiano Percolla. Al centro del processo il decesso di un suo paziente: il 19enne Moschetto Marco, avvenuta il 12 febbraio del 2010 a San Gregorio di Catania. Il giovane sarebbe morto per la «mancata prescrizione di urgente ricovero ospedaliero» dovuta a una mancata diagnosi di un ileo paralitico e di un'emorragia del colon. Il collegio di difesa ha annunciato ricorso in secondo grado. Il giudice ha condannato il medico anche al risarcimento dei danni della parte civile, costituita dalla madre della vittima, Borzellino Concetta, difesa dall'avvocato Giuseppe Lipera, rimettendo per la quantificazione al Giudice Civile, e assegnando una provvisionale di 200.000 euro oltre le spese di parte civile. Il Tribunale ha disposto anche la trasmissione degli atti alla Procura di Catania per accertamenti sul medico che per una notte ha sostituito nel servizio il dott. Percolla. La richiesta di rinvio a giudizio, accolta dal Gup di Catania Daniela Monaco Crea, era stata avanzata dal pm Enzo Serpotta, dopo aver acquisito la relazione dei consulenti della Procura, il prof. Giuseppe Gula, cardiochirurgo, e dal dott. Giuseppe Ragazzi, medico-legale.

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