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Terna di Forzese a Enzo Bianco per la sua giunta

Il deputato Ars: il nostro sarà candidato di alto profilo

CATANIA. "Il sindaco ha chiesto di incontrarmi, gli darò una terna di nomi nelle prossime ore. I Democratici Riformisti saranno in Giunta con un esponente di alto profilo professionale. Ma i nomi li faccio prima a lui". Marco Forzese non teme che Enzo Bianco possa tenere fuori dalla lista degli assessori la sua formazione politica. E poco importa che in Aula disponga di un solo consigliere, Elisabetta Vanin: "Non credo proprio - commenta Forzese - che Bianco ragioni col bilancino, secondo logiche da vecchia politica. Non si spiegherebbe, allora, perché Orazio Licandro (ex parlamentare Pdci, ndr) debba divenire assessore, non mi risulta che abbia due o più rappresentanti consiliari. E, poi, vorrei ricordare che io grazie alla preferenza di genere ho sostenuto e fatto eleggere più consiglieri, abbinandoli al nome di Elisabetta Vanin. Se qualcuno ha deciso di andarsene per interessi personali, fatti suoi (nei giorni scorsi, il neoeletto Daniele Bottino aveva sottolineato le distanze da Forzese e la piena adesione al Megafono, ndr)". Il deputato, comunque, ammette che il primo cittadino possa chiedergli tempo: "Se dovesse dirmi che per l'assessorato se ne parla tra sei mesi, capirei. Certo, non mi pento di avere fatto un passo indietro in favore di Enzo Bianco. Con Raffaele Stancanelli avevamo davvero toccato il fondo !".
In ben altre faccende affaccendato, Marco Forzese presenterà oggi pomeriggio alle "Ciminiere" il lavoro della commissione Affari istituzionali che lui guida all'Assemblea regionale, particolarmente il disegno di legge sui liberi consorzi di Comuni e sulle Città metropolitane: "Completeremo l'esame entro l'estate, quindi la parola passerà all'Assemblea - spiega l'ex assessore comunale ai Servizi sociali - Adesso non ci sono più elezioni, non ci sono più scuse per tardare l'esame di questa legge e di altre, come quelle anticorruzione e antiparentopoli". Un ostacolo, però, potrebbe essere rappresentato dal "vivace" dibattito in maggioranza tra il governatore Rosario Crocetta e l'Udc. Forzese, già segretario provinciale del partito di Pierferdinando Casini, dichiara: "Io non credo che l'Udc voglia fare ostruzionismo. Il ministro D'Alia con il presidente Ardizzone dicono a Crocetta di smettercela coi proclami, ma esagerano. Un problema di carattere". Praticamente azzerato a Catania, l'Udc: "Appunto, il carattere dell'amico Giampiero D'Alia... Io sono andato via, Giovanni Pistorio (ex senatore, primo dei non eletti alle ultime elezioni, ndr) è stato penalizzato, Lino Leanza ha usato il partito più come una metropolitana che come un taxi. Intanto, mi auguro che Salvo Di Salvo (capogruppo uscente di Articolo 4 al Comune, fedelissimo di Leanza, ndr) trovi giusti spazi. Doveva fare il deputato e non l'ha fatto, se n'era parlato per la Giunta regionale e nulla, adesso sembra pure che non farà neppure l'assessore al Comune!". 

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