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Teatro del parco archeologico di Catania, non versa introiti della vendita: denunciato

CATANIA. La guardia di finanza ha sequestrato su ordine della procura catanese gli atti relativi agli incassi del teatro del parco archeologico greco romano di Catania e delle aree archeologiche dei comuni limitrofi. L'inchiesta nasce da una denuncia della Regione siciliana nei confronti di un funzionario direttivo e agente contabile del Parco che avrebbe sottratto i soldi della vendita dei biglietti. Attraverso il servizio ispettivo la Regione avrebbe accertato che il funzionario, per gli anni 2011 - 2012 (85 mila euro per il 2011 e 120 mila euro per il 2012) e i mesi del 2013 da gennaio a maggio (circa 42 mila euro) non ha versato gli introiti della biglietteria del Teatro ma solo una esigua parte. Lo scorso maggio a fronte di un incasso di 16 mila euro il funzionario avrebbe versato 95 euro. Gli ispettori regionali avrebbero appurato che le quietanze bancarie, che il Parco ha inviato ogni mese insieme alla documentazione, erano falsificate: al posto di quelle originali della banca il funzionario ne produceva altre false. Il direttore della banca dove venivano fatti i versamenti ha detto che era impossibile riconoscere la falsificazione se non si conosce bene il tipo speciale di carta usato dall'istituto di credito. Il funzionario è stato denunciato il 13 giugno al nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza di Catania. La Regione ha avviato il provvedimento disciplinare per l'impiegato regionale che intanto è stato trasferito alla biblioteca regionale di Catania.


CROCETTA: SISTEMA DIFFUSO. «Ho il sospetto che il sistema sventato a Catania sulla frode dei proventi dei biglietti fatta alla Regione sia un sistema molto più diffuso». Lo ha detto il Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta in conferenza stampa a Palazzo D'Orleans, commentando il sequestro da parte della guardia di finanza degli atti relativi agli incassi del teatro parco archeologico di greco romano di Catania e delle aree archeologiche limitrofe. «Concorderemo con l'assessore al ramo e con il direttore generale dei beni culturali - ha aggiunto il governatore - interventi e blitz, che dovranno essere fatti in tutti i parchi e musei, perchè è assolutamente assurdo quando avviene». «Credo che i musei non dovranno più gestire biglietti maggio, anche perchè è facile dare un biglietto omaggio e poi farselo pagare» ha proseguito. «Il cittadino straniero mica va a vedere se quello è un biglietto omaggio - ha detto ancora Crocetta -, sono di colori diversi e quindi a volte non permettono nemmeno al cittadino di controllarne la natura, però questo consente eventualmente di farselo pagare. Ma questo deve finire perchè alla fine 10 milioni qua, 100 milioni la, sono centinaia di milioni di euro, frutto della corruzione» ha concluso. 

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