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Allevatori di Vizzini e Militello affittavano terreni non propri

CATANIA. Avrebbero messo a disposizione appezzamenti di terreno per il pascolo e nel contempo accedevano ai fondi erogati dall´Ue (circa 300 mila euro), grazie ad autocertificazione ritenute false che mettevano a disposizione di due allevatori di Monterosso (Ragusa). Le 170 particelle catastali di cui un allevatore trentunenne di Vizzini, una allevatrice settentenne di Militello e due consulenti agricoli di Lentini e Catania hanno "offerto" sul mercato erano fittizie perchè non di loro proprietà fra Militello, Mineo, Bronte, Caltagirone, Vizzini e Niscemi e Aidone.
A scoprire la truffa sono stati i carabinieri di Ragusa che ieri mattina hanno eseguito quattro perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti indagati, ritenuti responsabili di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni di aiuti comunitari nel settore agroalimentare).
A fare scattare le indagini sono state alcune segnalazioni fatte ai carabinieri di Monterosso Almo.
I militari dell’Arma hanno avviato le indagini ed infine denunciato i quattro alla Procura della Repubblica di Caltagirone, ritenendoli responsabili, in concorso, di aver falsamente dichiarato il possesso, e il conseguente utilizzo ai fini di pascolo, di numerosissime particelle catastali di terreni agricoli nei comuni delle province di Catania, Enna e Caltanissetta, inducendo così in errore l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura), e percependo indebitamente contributi erogati dall’Unione Europea in sostegno dell’allevamento di bovini per un danno complessivo superiore a trecentomila euro negli anni tra il 2005 e il 2012.

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