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Riqualificazione Statale 284, inaugurata la galleria Ciapparo

Inaugurata ieri la nuova struttura costruita nel tratto di strada fra Adrano e Bronte

CATANIA. Riqualificazione e messa in sicurezza della statale 284, il tratto compreso tra Adrano e Bronte è giunta alle battute finali. Infatti ieri mattina, a distanza di un anno dall' inaugurazione del primo tratto, è stata inaugurata la seconda parte dell'opera, quella che dalla galleria di Ciapparo si collega con il tratto già ammodernato verso Adrano, eliminando le tante curve che caratterizzano il vecchio tracciato e di conseguenza accorciando i tempi di percorrenza. Un chilometro e 200 metri circa di strada a scorrimento veloce che si aggiungono ai 2 chilometri e 600 metri già inaugurati un anno fa. Alla cerimonia, organizzata dall'Anas all'ombra della galleria artificiale Ciapparo, hanno partecipato il dirigente regionale dell'Anas, Salvatore Tonti, il direttore nazionale progettazione Ugo Dibennardo, il sindaco di Bronte Pino Firrarello, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Gullotta, gli assessori Melo Salvia e Maria De Luca, alcuni consiglieri comunali e la dottoressa Michela La Iacona, in rappresentanza della Prefettura del capoluogo etneo. Con loro i rappresentanti dell'impresa che ha realizzato i lavori, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Randazzo, Cosimo Vizzino e il comandante della Polstrada di Randazzo, Santino Mangiò. «È un giorno importante - ha affermato Pino Firrarello, sindaco di Bronte - perché diciamo fine a questi lavori che rappresentano la voglia di sviluppo non solo di Bronte ma dell'intero territorio. Un motivo di soddisfazione mia, che per questa strada mi sono battuto per 30 anni, ma anche per tutti automobilisti. Adesso il lavoro continua per far appaltare anche il secondo lotto». La strada però non è stata subito aperta al transito. La necessità di completare alcuni collegamenti con strade rurali che non potevano essere realizzati prima dell'inaugurazione, perché avrebbero forzato il transito sulla nuova carreggiata e quindi sul luogo della cerimonia, impongono altri 2 giorni di lavoro.

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