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Adrano, discarica abusiva in fiamme C’è il rischio di un’emergenza sanitaria

Forse opera di cittadini esasperati Si placa la protesta dei netturbini senza stipendio, che domani tornano a lavoro

ADRANO. Fiamme la notte scorsa in via Eduardo De Filippo ad Adrano, una traversa della centralissima via IV Novembre, a pochi passi da una serie di palazzine che ospitano gli alloggi popolari. A prendere fuoco la mega discarica abusiva, che si estende per oltre 250 metri, lungo la strada. Si tratta di un sito ricco di materiale di risulta e di eternit, sacchetti, cartoni, oltre a rifiuti pericolosi. Per diverse ore, la notte scorsa, i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano hanno lavorato alacremente per impedire che le fiamme si estendessero sull'intera discarica. Hanno lavorato tra mille difficoltà, visto che l'incendio ha reso l'aria irrespirabile, obbligando nel contempo i residenti della zona, a chiudere finestre, nonostante il caldo. Non si esclude che il rogo sia di matrice dolosa, magari opera di qualche cittadino esasperato per la presenza del sito non autorizzato.
Una situazione che col passare delle ore, se non si dovesse intervenire in tempi brevi, potrebbe precipitare dal punto di vista igienico sanitario. Una mega discarica che si sarebbe formata per due specifiche ragioni. La zona è il luogo in cui i rifiuti vengono trasferiti dalle moto ape agli auto compattatori; capita spesso infatti, che in questo passaggio cade della spazzatura a terra e che viene lasciata sul posto. In secondo luogo, per giorni i netturbini della Dusty, la società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti in città, essendo in stato di agitazione, hanno partecipato giornalmente a due ore di assemblee sindacali, con il risultato che la raccolta è stata effettuata solo parzialmente. La protesta dei netturbini è dipesa dal mancato pagamento agli operatori ecologici degli stipendi di giugno e luglio e anche della quattordicesima.
Solo ieri tuttavia, dopo le rassicurazioni dell'azienda che a breve dovrebbe versare agli operatori la 14esima mensilità, i netturbini hanno ripreso a lavorare a tempo pieno. Per bonificare l'intera zona ci vorranno almeno tre settimane. E ieri mattina il sindaco Pippo Ferrante ha annunciato di aver avviato l'iter necessario affinchè il servizio di raccolta e conferimento in discarica dei rifiuti, ritorni in toto nelle mani dell'ente comunale.
Nel frattempo, a Santa Maria di Licodia i residenti della zona della Fontana del Cherubino, riuniti nel «Comitato no discarica Zona Fontana» hanno protocollato al Comune una petizione popolare, in cui si chiede la non riapertura dell'isola ecologica di Piano Buglio, la quale dovrebbe riaprire tra due settimane. I firmatari ritengono che la presenza dell'isola ecologica sia in conciliabile con le potenzialità architettoniche, agricole e turistiche della zona. Per la Simeto-Ambiente la decisione è ormai presa e non si torna indietro.

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