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La Corte dei Conti: «Bocciatura bis per la Provincia»

Ancora una volta la Sezione di controllo contesta le «pratiche elusive dell’ente». Verso una nuova inchiesta delle Procure contabile e penale

CATANIA. Per la Provincia, altra bocciatura di bilancio dalla Corte dei Conti che parla ancora di «elusione». Stavolta, a proposito del Rendiconto 2011. Nuovo materiale, insomma, per la Procura contabile e quella penale, già impegnate sul Consuntivo 2010 di Palazzo Minoriti. A «far saltare il banco», provocando lo sforamento del Patto di Stabilità, è sempre il caso-Ifi con quella condanna a un mega-risarcimento da 23 milioni che - sottolineano i giudici - era divenuta definitiva «a seguito della sentenza della Cassazione, notificata all'ente il 29 dicembre 2011». La data incastra l'amministrazione provinciale: «Una prassi considerata elusiva del Patto di stabilità interno - scrive la Sezione di Controllo della Corte dei Conti - è rappresentata dall'indebita postergazione ad annualità successive di debiti fuori bilancio di cui l'ente era a conoscenza entro il termine dell'esercizio di riferimento». Insomma, un errore tenere «fuori bilancio» il debito-Ifi. E non solo quello.
La Sezione, presieduta da Maurizio Graffeo, non si limita solo a contestare quella «dimenticanza» ma anche «le criticità nella gestione delle società partecipate, gran parte delle quali registrano una perdita nell'ultimo triennio». I giudici puntano il dito sul «Convention Bureau Etneo» in liquidazione, sull'Agenzia provinciale per l'Energia e l'Ambiente - «per la quale l'ente eroga un contributo annuale di 30 mila euro» - e soprattutto sulla Pubbliservizi «per la quale non risultano chiare le modalità di ripiano delle perdite pregresse, che sono di 172 mila euro nel 2009 e 295 mila 902 euro nel 2010». Dal Collegio altra «bacchettata» sulla Provincia, cui viene contestata «l’irrisoria capacità di riscossione, pari al 5 per cento, dei proventi derivanti da sanzioni amministrative per violazione del Codice della strada». Troppe lacune per potere superare l'esame. La Corte ha così ordinato «il superamento delle criticità evidenziate». Il commissario Antonella Liotta, quindi, dovrà adesso modificare quel consuntivo che venne predisposto dalla giunta Castiglione e, poi, approvato dal Consiglio provinciale. Intanto, il commissario si limita a commentare: «Sto leggendo le motivazioni. Imputare il debito Ifi al 2011, comunque, potrebbe consentire di alleggerire il conto 2013. Per questo motivo sto tardando nell'adozione del nuovo bilancio». Nello stesso dispositivo, i giudici si occupano pure del Preventivo 2012, cui sono dedicate meno pagine e rilievi rispetto al Consuntivo dell'anno precedente.

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