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Ponte Gioeni a Catania, Rapisarda: «Il traffico si è allentato»

Il presidente della terza circoscrizione: «Il rischio è che alcuni incoscienti si mettano a correre. Si potrebbero utilizzare gli autovelox»

CATANIA. La demolizione del ponte Gioeni mette la parola fine ad un annoso dibattito in seno all'amministrazione cittadina. Dopo quarantanove anni il celebre sovrappasso sarà sostituito da una grande rotatoria, che smisterà il traffico verso Ognina, Misterbianco e Barriera. «Il precedente Consiglio di quartiere aveva dato parere favorevole all'abbattimento - racconta Salvo Rapisarda, presidente della terza circoscrizione -. Poi la vecchia Giunta comunale si è orientata verso la semplice ristrutturazione e messa in sicurezza». La radicale modifica della fisionomia di una delle principali arterie urbane ha destato grande curiosità e un pizzico di malinconia tra i cittadini, che guardano con preoccupazione al momento in cui - con la riapertura delle scuole - il traffico tornerà ai livelli di guardia. «La scorsa settimana abbiamo svolto un sopralluogo del cantiere insieme al vicesindaco e ad altri addetti ai lavori. Per quanto riguarda la validità dell'operazione non posso esprimermi finché non se ne vedranno le conseguenze - continua Rapisarda -. Quel che è certo è che le rotatorie finora realizzate hanno aiutato a decongestionare il traffico di molte zone». Sul territorio della terza circoscrizione è presente un numero di scuole tale da raccogliere il quaranta per cento della popolazione studentesca cittadina. «L’impatto dei lavori sulla viabilità sarà inevitabile - ammette Rapisarda - dato che tutto dovrebbe concludersi a Natale, sebbene la ditta incaricata (la To.Sa appalti srl)dica di potercela fare entro ottobre. Ci è stato comunque garantito che il tratto verrà parzialmente riaperto alla circolazione alla fine di agosto». Altro problema fondamentale è quello della sicurezza. «Il rischio - ammonisce il presidente - è che alcuni incoscienti si sentano ancor più invogliati a premere sull'acceleratore in un tratto di strada già teatro di parecchie tragedie. La soluzione, come chiediamo da anni, sarebbe utilizzare degli autovelox come a Nesima». Su questo l'ultima parola spetterà al nuovo Prefetto Federico.

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