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Catania, la sentenza ribaltata: "La tassa sui rifiuti non è illegittima"

CATANIA. La tariffa di igiene ambientale va pagata. Lo ha stabilito la commissione tributaria dopo il ricorso presentato dalla Engineering che ha ribaltato la sentenza del giudice di pace. Doccia fredda per i contribuenti, che dovranno pagare pure più di millecinquecento ciascuno per le spese giudiziarie. In pratica la recente sentenza disciplina la vicenda relativa agli accertamenti della tariffa di igiene ambientale, svolti dalla Engineering per conto della Simeto Ambiente.
A nulla vale quanto disposto dall'articolo 113 del codice di procedura penale secondo il quale «il giudice di pace decide secondo equità le cause il cui valore non eccede 1.100 euro»; in questo contesto, parlando di rifiuti, a valere non è l'importo del contendere quanto l'organo chiamato ad esprimersi sulla materia. Concetto ribadito e ripreso anche dalla commissione tributaria che, con un'apposita ordinanza, ha specificato come la tariffa di igiene ambientale non costituisca una entrata patrimoniale di diritto privato, ma una semplice variante della Tarsu: in pratica si tratta di un tributo e dunque va pagata. I giudici hanno così condannato sette privati a sostenere pure le spese di giudizio.
Intanto, alla luce dell'imminente scomparsa degli Ato fissata per il 30 settembre, c'è grande confusione e incertezza all'interno dei soci della Simeto-Ambiente, costituita da 18 comuni dell'hinterland catanese. Gli ambiti territoriali ottimali saranno sostituti dalle Srr, Società per la regolamentazione dei rifiuti e dalle Aro, Aree di raccolta ottimale. Nella zona del catanese è stata costituita la Srr «Catania Area Metropolitana», che comprende il capoluogo etneo e altri 28 comuni. Il dubbio che affligge i sindaci dei comuni, che fanno parte della nuova Srr, è quello relativo alla formazione e all'efficacia delle Aro, una serie di consorzi tra i comuni tra loro limitrofi. Per togliere qualsiasi perplessità sull'efficacia degli Aro, il dipartimento regionale dei Rifiuti ha emanato lo schema di convenzione per quelle realtà territoriali che scelgono di unire le loro forze, dando rassicurazioni sul fatto che saranno proprio i comuni, in prima persona a gestire il tutto.

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