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Cassa integrazione, Angelo Mattone: «In estate più 7%»

Uil.Il sindacato rilancia la concertazione in attesa delle aree metropolitane

CATANIA. «In estate, le aziende catanesi non hanno chiuso per ferie. Hanno chiuso e basta! Fa impressione notare come tra luglio e agosto la Cassa integrazione in questa provincia sia complessivamente cresciuta di oltre il 7%, stando ai dati del nuovo Rapporto Cig appena diffuso dall'Osservatorio nazionale Uil. Soprattutto, però, deve destare allarme il fatto che nello stesso periodo abbia superato "quota-10" la Cassa straordinaria guadagni. Ciò indica come le imprese, specie le medio-piccole, non stiano ristrutturando ma licenziando e dismettendo attività. Insomma, la desertificazione produttiva del nostro territorio avanza drammaticamente».
Lo dice Angelo Mattone, segretario della Uil etnea, citando il settimo Rapporto Uil 2013 appena diffuso dall'Osservatorio nazionale guidato dal segretario confederale Guglielmo Loy. «Se anche in un mese come agosto, malgrado chiusure estive e ferie, le ore autorizzate di Cig lievitano, significa che non ci siamo per nulla lasciati la crisi alle spalle. Anzi, questa colpisce duro ancora adesso in tutti i settori». Il leader della Uil etnea evidenzia un altro dato, forse il più eloquente: «Nel confronto tra i primi otto mesi del 2012 e lo stesso periodo di quest'anno, la Cassa integrazione a Catania è lievitata del 20,1% mentre in Sicilia è calata dell'11,4. Insomma, proprio per la diffusa imprenditorialità del territorio, qui le cose vanno peggio che altrove e si rivelano sempre più indispensabili quegli interventi specifici che la Uil etnea sollecita da tempo. Ad esempio, accanto al concreto avvio delle Zone franche urbane che è quanto mai opportuno, ribadiamo la richiesta di applicazione delle norme sulla Zona franca di legalità per esaltare competitività e valore delle aziende sane, assicurando così nuove opportunità di sviluppo».
E dire, che nelle pieghe dei dati gennaio-agosto 2012/2013, possono essere recuperati un paio di indicatori della marcata, crescente, sofferenza economica e sociale della provincia. «Se diminuisce del 15.8% la Cig ordinaria, destinata alle società che con il contributo dei fondi statali sono impegnate in un rilancio aziendale - dice Angelo Mattone - la Cassa straordinaria tocca invece un più 29.9 e quella in deroga un più 63.4%. Sono numeri-spia di una crisi strutturale del tessuto imprenditoriale locale». In questi otto mesi, dunque, Catania si è ulteriormente avvinghiata su se stessa. «Ci conforta solo notare come il messaggio-Uil - conclude il segretario provinciale - per un fronte comune fra istituzioni politiche e parti sociali stia faticosamente passando, dopo anni di inutili appelli. Adesso, però, chiediamo che al senso di responsabilità sindacale corrispondano fatti certi, interventi immediati, di enti pubblici e imprese private. Ci rivolgiamo, in particolare, al sindaco Enzo Bianco perchè, in attesa della definizione e dell'avvio dell'area metropolitana etnea, promuova una riunione di parti sociali, imprenditoriali e istituzionali per varare la Commissione permanente per il rilancio del territorio di Catania».

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