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Catania, opere pubbliche: al primo posto il traforo di via Caronda

CATANIA. Il Piano triennale delle Opere pubbliche arriva in Consiglio comunale: "In Quinta commissione lo abbiamo ricevuto il 20 e approvato in tempi rapidissimi, non potevamo fare altro", afferma sconsolato Niccolò Notarbartolo, presidente della Commissione. Il Triennale, infatti, è necessario per l'approvazione del bilancio preventivo 2013. Che, quindi, vedrà la luce a fine anno. In novembre, per l'esattezza. Un paradosso: "Non avere certezze sui trasferimenti statali e regionali - commenta il rappresentante del Pd - ha imposto, di fatto, a tutti gli enti locali un esame ritardato dell'esame del Preventivo. Il Triennale, comunque, poteva anche essere votato dalla precedente consiliatura. Quello, peraltro, contiene pure il Piano annuale. Insomma, ci ritroviamo a discutere opere già in cantiere. Il prossimo anno, persino ovvio chiedere ben altri tempi. Adesso, ci limitiamo a prendere atto di quel testo". Niccolò Notarbartolo, comunque, evidenzia le risposte che quel documento - "un paio di centinaia di progetti" - consentirà di dare ad alcune emergenze cittadine. E al "nodo" di Tondo Gioeni: "Abbiamo inserito il sottopassaggio automobilistico via Caronda-via Grassi, un traforo che costerà 2 milioni 300 mila euro. Si dovrebbe costruire nel 2014. Adesso, invece, rotatoria e fine lavori entro dicembre, come promesso".


Per l'esponente di maggioranza, altre sono le "assolute priorità". Spiega: "Importantissime sono le messe in sicurezza di scuole. Aggiudicati o in gara gli interventi alla Corridoni, alla Brancati, alla Fontanarossa. Ormai indifferibile, poi, il completamento di collettore fognario e depuratore di Pantano d'Arci. Ci vorranno anni perché vengano ultimati, l'assessore Luigi Bosco non ha indicato tempi certi di fine lavori ma assicurato in Commissione il massimo impegno della giunta Bianco. Comunque, quelle due opere sono indispensabili e non solo perché l'Europa ha aperto una procedura di infrazione per violazione delle normative comunitarie ambientali. Le riteniamo necessarie soprattutto perché vogliamo tutti che il nostro mare torni limpido. Qui, peraltro, parliamo degli scarichi di Catania e di altri comuni dell'hinterland !".


Qualcuno chiama "libro dei sogni" il Piano delle Opere pubbliche: "In effetti - commenta il presidente della Quinta commissione - la previsione per l'annualità 2013 ammonta a lavori per oltre un miliardo di euro e ricalca la delibera del 2012 quando, però, furono spesi appena 12 milioni di euro! Molti rallentamenti sono provocati da problemi burocratici, contenziosi, lungaggini, difficoltà di finanziamento. Se davvero si riuscisse a procedere più speditamente, avremmo avviato un'autentica trasformazione della città". In programma anche ordinaria e straordinaria manutenzione delle strade: "Ne abbiamo davvero bisogno", dice Niccolò Notarbartolo.

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