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Adrano, sanguinoso colpo: i 3 accusati restano in cella

ADRANO. Sono stati convalidati dal gip Sebastiano Di Giacomo i tre fermi di polizia giudiziaria dei fratelli Vito e Damian Aidala, 26 anni il primo; 24 anni il secondo, nonché di Andrea Giangreco, 22 anni, gli adraniti in carcere da venerdì sera per la selvaggia aggressione subita da il 10 dicembre scorso da Vincenzo Billa, 80 anni, preso a martellate in testa per derubarlo di spiccioli, nel cuore della notte, nella sua abitazione di via Cipiti. Andrea Giangreco deve rispondere anche dell’accusa di detenzione e spaccio di stupefacenti.
L'udienza di convalida, svoltasi alla presenza del pm Alfio Fragalà e del legale che ha assunto la difesa dei tre arrestati, l'avvocato Salvo Liotta, è durata quaranta minuti. A quanto pare i tre adraniti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il penalista ha annunciato ricorso al Tribunale del Riesame per la remissione in libertà dei tre assistiti.
Gli uomini della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Adrano, diretti dal vice questore aggiunto Gabriella Ligregni, grazie alle videoimmagini di cui sono venuti in possesso hanno potuto dare un volto e un nome agli autori della selvaggia aggressione all’ottantenne, quindi si sono dedicati a «monitorare» i loro telefoni cellulari, per cui il loro arresto ha consentito agli investigatori della polizia di sventare possibili ulteriori colpi che il terzetto si accingeva a programmare. Quando hanno intuito di avere il fiato corto hanno deciso di affrettare i tempi per tagliare la corda, ma i poliziotti del commissariato adranita, che standogli addosso conoscevano le loro mosse, glielo hanno impedito.

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