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Tributi a Catania, anche nelle Municipalità le correzioni dei bollettini Tares

A Giarre e Caltagirone uffici potenziati, ma a differenza di Catania nessun problema con i prestampati Tares. I sindaci: «Il calcolo della mini-Imu, un lavoro per commercialisti e Caf»

CATANIA. Per la mini-Imu, al lavoro commercialisti e Centri di assistenza fiscale: «Non ce ne occupiamo noi», rispondono in coro gli amministratori comunali. Per le altre scadenze, invece, uffici pubblici affollati. Particolarmente, quelli del capoluogo alle prese soprattutto con la Tares. «In effetti — riferisce l’assessore alle Finanze della giunta Bianco, Giuseppe Girlando — abbiamo avuto un afflusso notevole di cittadini a Palazzo dei Chierici, dove sono circa trenta i dipendenti addetti agli sportelli che sono aperti il lunedì, il mercoledì e il venerdì mattina e il giovedì pomeriggio. Tre, soprattutto, le richieste: chiarimenti sugli importi, perché non tutti sanno dell’aumento del 9,50 per cento, riscontro di eventuali errori e correzione dei bollettini». Girlando puntualizza: «Su quest’ultimo aspetto, va chiarito che i bollettini non sono sbagliati ma soltanto incompleti perché manca l’indicazione del codice di pagamento saldo. A Poste e banche abbiamo, allora, chiesto di integrare quel codice. Un’operazione semplicissima. Molti lo fanno, qualcuno no. Ad ogni modo, almeno per queste correzioni, anche le Municipalità sono abilitate a intervenire e, quindi, è possibile recarsi pure in quegli uffici, non serve venire a Palazzo dei Chierici».
A Giarre il sindaco Roberto Bonaccorsi, già «vice» di Raffaele Stancanelli e predecessore proprio di Girlando nell’assessorato catanese al Bilancio, spiega che per la Tares «abbiamo chiuso tutto al 31 dicembre». Il primo cittadino, invece, precisa di avere «potenziato il settore incaricato degli accertamenti» per lottare gli evasori. Che non sono pochi a Giarre, come altrove. Non a caso, il Comune di Catania aveva annunciato in primavera l’istituzione dei «Vigili di Finanza», incaricati proprio di fronteggiare il fenomeno dell'elusione e dell'evasione fiscale. Sempre a proposito di Tares e altri «appuntamenti» tributari, infine, anche a Caltagirone l'amministrazione segnala il «rafforzamento» degli uffici al primo piano di Palazzo dell’Aquila. Qui, però, niente errori e omissioni: «Solo qualche disagio — dicono nel Municipio della Città della Ceramica — perché alcuni bollettini sono arrivati in zona Cesarini, a ridosso della scadenza, e gli uffici postali si sono trovati a gestire in pochi giorni un gran numero di utenti».

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