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Consorzio bonifica soppresso A Caltagirone è protesta

CALTAGIRONE. Non si placano le polemiche, a Caltagirone, a seguito della soppressione del Consorzio di Bonifica 7, così come stabilito dalla recente Legge di stabilità regionale. La nuova normativa, infatti, prevede l'accorpamento delle strutture esistenti in due mega aree per altrettanti consorzi: occidentale ed orientale. In quest'ultimo rientra quello di Caltagirone, diretto da Fabio Bizzini, assieme ai «vecchi» consorzi di Enna, Messina, Catania, Ragusa e Siracusa. Istituito quasi un secolo addietro, l'ormai ex Consorzio di Caltagirone serve numerosi agricoltori i cui appezzamenti ricadono nel perimetro irriguo che include diversi comuni del comprensorio del Calatino-Sud Simeto, sino a spingersi anche in provincia di Enna. Infatti lo sbarramento del Lago Ogliastro, ad Aidone (Enna), è gestito proprio dal consorzio irriguo calatino. Sulla soppressione del Consorzio è intervenuto il sindaco di Caltagirone, Nicola Bonanno: «Mi domando se si vuole risparmiare penalizzando gli agricoltori». L'ex Consorzio 7, secondo molti conduttori di terreni agricoli, avrebbe ben svolto il proprio ruolo, occupandosi delle problematiche idriche con risultati significativi. «Si sopprime una realtà - incalza il primo cittadino - proprio in un momento in cui la attuale dirigenza stava profondendo il massimo sforzo per dare agli utenti risposte efficaci e tempestive». Il deputato regionale Gino Ioppolo punta il dito contro il provvedimento: «Continua l'azione di isolamento e depauperamento di Caltagirone e del suo comprensorio, privandolo di una struttura che ha sempre mantenuto alto il livello dei servizi resi agli agricoltori».

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