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Catania, "dipendenti spiate in ufficio con una pennatelecamera": l'imputato nega tutto

CATANIA. Al processo che vede alla sbarra il noto commercialista catanese Vincenzo La Rosa, accusato di interferenze illecite nella vita privata delle collaboratrici del suo studio, ieri è stata la volta proprio dell'imputato. Secondo le ex colleghe, sarebbe stato lui a piazzare quella "strana" penna, in uno scaffale del bagno, per spiarle. «Ammetto di avere comprato una pennatelecamera - ha dichiarato La Rosa - ma non sono sicuro che si tratti di quella in oggetto a questo procedimento». L'affermazione è arrivata in Aula dopo avere spiegato le ragioni dell'acquisto fatto su internet. L'ARTICOLO COMPLETO SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA.

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