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Catania, il Distretto Sud est Sicilia è realtà Firmata la convenzione al Comune

CATANIA. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ieri ha tenuto a battesimo il Distretto Sud est Sicilia. La nascita è stata sancita con la firma degli aderenti alla convenzione che si è tenuta a Palazzo degli elefanti. All'iniziativa, oltre al sindaco Enzo Bianco, erano presenti tra gli altri il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, il vicepresidente nazionale di Confindustria Ivan Lo Bello, il manager Pasquale Pistorio e il presidente dell'Anas Pietro Ciucci. Alla presenza del Capo dello Stato, i rappresentanti dei nove enti fondatori - i Comuni capoluogo, con i sindaci di Catania Enzo Bianco, di Siracusa Giancarlo Garozzo e di Ragusa Federico Piccitto, le tre Province e le Camere di commercio -, hanno firmato la convenzione per la nascita del Distretto del Sud est. «Ringraziamo il sindaco Bianco, per l'importante iniziativa che ha dato lustro al territorio e per aver voluto rilanciare, nel suo odierno discorso dinanzi al capo dello Stato, anche la questione infrastrutturale inerente l'aeroporto di Catania, il sistema aeroportuale Catania-Comiso e, più in generale, le interconnessioni nell'area sud orientale siciliana, nodo cruciale per lo sviluppo dei due scali e dei relativi territori». Così in una dichiarazione congiunta Gaetano Mancini ed Enzo Taverniti, amministratori delegati di Sac e Soaco, le società di gestione degli aeroporti di Catania e Comiso. «Senza ombra di dubbio, il Distretto Sud Est nato oggi - aggiungono - potrà costituire una formidabile occasione per sviluppare una politica turistica di area che potrà contribuire a fare ripartire il turismo nell'Isola su basi serie e concrete. Ottimo viatico per il sistema aeroportuale integrato Catania-Comiso, per la cui crescita è impegnato il management di Sac e Soaco». Per il segretario della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, «iniziative che valorizzano e danno competenze ai territori sono importanti per lo sviluppo di quelle aree e la Cgil è pronta a raccogliere la sfida del Distretto Sud Est». «La Regione - aggiunge - ha dal canto suo il dovere di sostenerle ma, per evitare che prenda piede una politica dei campanili, deve nel contempo supportare il rilancio di tutto il territorio siciliano, anche delle aree che oggi contribuiscono poco alla formazione del Pil».

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