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Giarre, requisita droga per 200 mila euro

Tiziano Russo, 20 anni, è stato pedinato dagli investigatori dell’Arma, che lo hanno visto entrare nel covo e uscire con l’«erba»

GIARRE. È il più grosso quantitativo di marijuana scoperto negli ultimi venti anni nel giarrese. A sequestarlo i carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia di Giarre, venerdì sera, con grande acume investigativo.
Il deposito è stato localizzato nell’insospettabile garage di una palazzina di via Settembrini, circondata da altre palazzine in costruzione. Conteneva qualcosa come 20 chilogrammi di marijuana divisi in panetti di circa un chilogrammo ciascuno, che avrebbero permesso il confezionamento di circa 20 mila dosi. Il quantitativo una volta immesso nel mercato avrebbe fruttato qualcosa come 200 mila euro.
A seguito della scoperta del deposito è stato arrestato il Tiziano Russo, 20 anni, di Giarre, che dovrà rispondere del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti.
I militari, venerdì sera, durante un servizio di controllo del territorio, hanno notato il giovane, camminare con fare sospetto lungo via Settembrini. I carabinieri, in borghese, insospettiti dall'atteggiamento estremamente guardingo del giovane, lo hanno pedinato facendo attenzione a non farsi scoprire. Tiziano Russo ha così imboccato una traversa di via Settembrini e sempre con fare guardingo è entrato in un garage che aveva preso in affitto, uscendone poco dopo con un involucro.
A questo punto i militari dell'Arma hanno deciso di intervenire bloccandolo e procedendo alla perquisizione del locale. All'interno, i carabinieri hanno rinventuo in grossi involucri di plastica ben 19 pacchetti, accuratametne sigillati, contenenti 20 chili di marijuana, oltre a due bilancini di precisione e vario materiale utilizzato per confezionare la droga. Il giovane è stato associato alla Casa circondariale di «Catania Piazza Lanza».
Le indagini sono tutt'altro che concluse, perché i carabinieri del Nucleo operativo adesso intendono scoprire la provenienza della droga, smascherare i fornitori e ricostruire la mappa dei complici. Negli ultimi anni Giarre sembra essere diventato il centro di stoccaggio di sostanze stupefacenti di vario genere, soprattutto marijuana, zona nella quale sono state anche scoperte numerose piantagioni a Mascali, Fiumefreddo e Calatabiano, quest'ultimo confinante con la provincia di Messina.

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