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Studente catanese morto a Barcellona, i testimoni: "Si è buttato"

CATANIA. «Al ritorno da una escursione i ragazzi erano sul ponte e a un tratto questo ragazzino, sicuramente non era lucido, si è voltato di scatto verso il bordo della nave, ha cominciato a correre e si è buttato in mare». Lo ha affermato il rappresentante dell'istituto, al quale il fratello di 14 anni, che era sulla nave ha raccontato l'episodio.
«I ragazzi - ha aggiunto - sono molto scossi per quello che è successo e mio fratello non ha saputo dirmi altro». Il ritorno degli alunni dell'Istituto era in programma per dopodomani.


"Improvvisamente il ragazzo ha preso la rincorsa e si è lanciato nel vuoto". Concordano le testimonianze sulla dinamica della morte del ragazzo di 15 anni caduto dalla nave della Grimaldi Lines, alle 2.30 di notte, mentre era ormeggiata nel porto di Barcellona, in Spagna.   
"Il ragazzo di 15 anni è precipitato dal ponte della nave, come riferisce all'ANSA un passeggero presente sulla crociera-stage «Amare leggere», dopo che era rientrato con la sua classe da un'escursione in città". Sono stati i suoi stessi compagni a lanciare l' allarme.
I testimoni dicono che lo studente «improvvisamente ha preso la rincorsa e si è lanciato contro la ringhiera della nave superandola e perdendo l'equilibrio. È così caduto in mare nello spazio tra la nave il molo. Subito sono intervenuti i sommozzatori e in poco tempo hanno recuperato il corpo».   
La polizia ha compiuto i rilievi, interrogando i ragazzi alla presenza di psicologi. Nella disgrazia, secondo le fonti, si segnala la massima collaborazione del personale della Grimaldi e del pronto intervento catalano che ha messo a disposizione tra l'altro una psicologa per assistere i ragazzi.

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