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Catania, «Senza la raccolta differenziata il Comune perde 21 milioni di euro»

CATANIA. «Apprendiamo che l’assessore al bilancio Giuseppe Girlando ha predisposto il regolamento sulla tariffa dei rifiuti secondo le nuove normative. Notiamo con piacere che si inizia finalmente a parlare di premialità». Inizia così una lettera aperta firmata dal presidente del circolo cittadino dell’associazione «Rifiutizero», Danilo Pulvirenti, che sottolinea lo «scandalo» del mancato avvio della raccolta differenziata: «Se si facesse seriamente, il guadagno per il Comune e, quindi, per i cittadini sarebbe enorme. L’ente locale, infatti, risparmierebbe milioni di euro che ogni giorno, ogni mese, ogni anno vengono intascati inesorabilmente dalla discarica. Dei 18 milioni di euro infatti il 30-40 per cento è costituito dall’umido, il 25 circa da carta e cartone, il 15 da plastiche, l’8 da vetro e il 3 da alluminio, stando ai dati medi italiani. Quindi, supponendo che si riuscissero a recuperare tutte le risorse, il Comune risparmierebbe ben 9 milioni di euro per mancato conferimento in discarica e ne guadagnerebbe ben 12 milioni, con un saldo netto di 21 milioni di euro!».
Protesta Danilo Pulvirenti: «Il tema dei rifiuti è troppo poco sotto la luce dei riflettori, anche se la città di Catania è la prima per produzione procapite in Sicilia. Siamo certamente i migliori clienti della discarica in cui conferiamo, che si è arricchita grazie all'inerzia del Comune. Sempre dai dati in nostro possesso, peraltro, il solo costo di conferimento in discarica è aumentato dal 2012 al 2013 passando da 16 milioni di euro a 18 milioni. A questi bisogna aggiungere gli altri costi di gestione che fanno lievitare il costo a 71 milioni per il 2013 contro i 68,5 milioni del 2012». Il presidente di «Rifiutizero», infine, parla di «servizio costosissimo, pessimo per qualità». «Non è possibile — scrive il presidente di Rifiutizero — continuare a dare la colpa al cittadino insensibile. Noi ci mettiamo da subito a disposizione, come già abbiamo fatto con l’assessore Saro D’Agata, per mettere sul tavolo tutta la nostra esperienza, per programmare insieme una serie di piccoli accorgimenti che porterebbero la città al rilancio».

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