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L’Ipab di Paternò fa richiesta per accogliere 30 minori migranti

PATERNO'. L'Ipab "Salvatore Bellia" di Paternò si accinge ad ospitare una trentina di minori, dai «barconi della disperazione». Ad annunciato è stato il vice presidente della casa di ospitalità Alfredo Corsaro, a conclusione della riunione tecnica con le organizzazioni sindacali. "Abbiamo avanzato formalmente alla Regione la nostra disponibilità ad ospitare 25 o al massimo 30 di questi migranti che sono già nell’Isola o che si presume possano arrivare in futuro - dice Alfredo Corsaro - vista la disponibilità dei posti letto e dell'emergenza sull'immigrazione che si è venuta a creare non potevamo tirarci indietro".
Tuttavia non si tratta solo di una disponibilità a livello umanitario ma è uno de mezzi per potere trovare fondi necessari per uscire dalla crisi in cui si sta trovando da anni l'istituto. Infatti per ogni minore ricoverato l'Ipab riceverà dalla Regione 70 euro lordi giornalieri. Ed ieri mattina nel corso della riunione si è parlato anche della precarietà dei 22 dipendenti i quali devono ancora ricevere 13 mensilità arretrate.
All'incontro erano presenti Carmelo Distefano, Maria Luisa Grasso, Ezio Messina e Pippo Fallica della Cgil, Giuseppe Scirè della Cisl e ROberto Presigiacomo della Uil. Attorno al tavolo c’era anche anche Franco Tomasello, componente del Cda dell’opera pia e Giuseppe Paterno direttore dell'istituto.
Alfredo Corsaro ha assicurato che entro la settimana prossima sarà liquidato ai 22 dipendenti una mensilità, con ii 28 mila euro, della Fondazione "Virgillito". La settimana prossima il Cda del "Bellia" è previsto incontri la Giunta alla quale verrà chiesto il saldo delle rette, degli anni 2013 e 2014 (50 mila euro), per le rette di ricoverati a carico dell’ente e si parlerà dell’asta per la vendita dei terreni di proprietà dell'Ipab dai quali ci si attende un ricavo non inferiore a 600 mila euro.

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