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Ex ergastolano ucciso a Paternò, stabili le condizioni della moglie

PATERNÒ. Sono stazionarie le condizioni di Barbara Bonanno, 58 anni, la moglie dell'ex ergastolano Salvatore Leanza ucciso in un agguato di stampo mafioso ieri mattina a Paternò. La donna è stata sottoposta a un intervento chirurgico di 4 ore ed è sotto osservazione. È ricoverata in un ospedale di Catania, dove è piantonata dalle forze dell'ordine. I medici non hanno ancora sciolto la prognosi, che resta riservata.
Sono proseguite senza interruzioni le indagini dei carabinieri sulla sparatoria avvenuta vicino casa della coppia che era in auto quando almeno due sicari hanno sparato 14 colpi di arma da fuoco con due pistole di diverso calibro, uccidendo Leanza, ritenuto un sicario del clan Alleruzzo-Assinata, e ferendo la donna. Militari dell'Arma hanno interrogato conoscenti, amici e familiari della vittima per ricostruire le sue ultime frequentazioni. Hanno anche compiuto perquisizioni in casa e uffici di persone ritenute potenziali 'avversarì di Leanza.
Intanto a Paternò sono arrivati rinforzi investigativi: da Palermo sono stati inviati carabinieri di un reparto specializzato per potenziare il controllo del territorio.    Le piste privilegiate restano due: una vendetta consumata a freddo o la reazione a un tentativo di riorganizzarsi sul territorio che stava spostando equilibri nella criminalità organizzata locale. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Paterno e del nucleo investigativo dei carabinieri di Catania sono coordinate dal procuratore Giovanni Salvi e dal sostituto della Dda Andrea Ursino.

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