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Lombardo: "Ho fiducia nei giudici, ma io ho ostacolato i clan"

CATANIA. «La mia fiducia nei confronti della magistratura è assoluta e resta incondizionata», ma «con la mafia io non avuto alcunchè a che vedere, anzi: l'ho ostacolata come nessuno». Lo ha detto l'ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, sulle motivazioni della sentenza del Gup di Catania Marina Rizza che lo ha condannato a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno all'associazione mafiosa.
«Mi interessa recuperare la mia più assoluta onorabilità - ha aggiunto l'ex governatore - io non ho chiesto voti alla mafia semplicemente perchè la mafia voti non ne ha. Sono persone costrette a nascondersi, non hanno volontà di pensare al consenso di quell'uno o di quell'altro. Questa sentenza si basa su una serie di fatti che non ci sono stati».
 «Il ruolo del giudice è fondamentale e al suo ruolo e alle risultanze del suo lavoro ci inchiniamo. Ma le opinioni o le congetture non possono diventare una sentenza così micidiale». Lo ha detto l'ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, parlando con i giornalisti al termine della conferenza stampa sulle motivazioni della sentenza del Gup di Catania Marina Rizza che lo ha condannato a 6 anni e 8 mesi per concorso esterno all'associazione mafiosa.
«In questa sentenza - ha aggiunto Lombardo - c'è un conflitto con fatti, prove e risultanze di processi fatti dalla Procura e da altri collegi giudicanti». Lombardo ha annunciato che nei prossimi giorni riattiverà il suo blog su Internet sul quale pubblicherà le motivazioni della sentenza del Gup Rizza.

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