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Catania, arrestato esponente dei Santapaola: il video

I Carabinieri del Reparto Operativo di Catania, in un'operazione dello scorso venerdì 20 agosto, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Vincenzo Mirenda titolare di un bar/chiosco a San Giovanni Galermo e ritenuto appartenente alla famiglia mafiosa “Santapaola”. L'uomo è chiamato a rispondere del delitto di estorsione aggravata commessa ai danni di due imprenditori (titolari di un'attività riguardante la commercializzazione di apparecchiature di intrattenimento) di detenzione di armi da fuoco e di ricettazione.
L’intervento dei militari è scaturito dagli esiti di un'attività di indagine, che l'8 agosto aveva dato avvio ad un'articolata attività di intercettazioni telefoniche ed ambientali, affiancate anche da videoriprese esterne, finalizzate al monitoraggio costante del chiosco gestito dall’indagato. Queste consentivano agli investigatori di apprendere che nella mattina del 20 agosto una delle vittime si sarebbe incontrata con il soggetto in questione per corrispondergli la quota mensile dell’estorsione. Dopo un accurato appostamento le Forze dell'Ordine intervenivano immediatamente dopo la consegna del denaro, rinvenendo una busta contenente la somma di 3 mila euro. La successiva perquisizione dell’abitazione del malvivente portava al rinvenimento di una pistola con matricola abrasa e delle relative munizioni.
Le vittime ammettevano di essere state da sempre soggette ad estorsione, sin dagli inizi degli anni 90.
La Procura Distrettuale ha, quindi, disposto il fermo di altri tre indagati: Vittorio Fiorenza, Antonio Varisco e Laura Guarnaccia dato che era molto alto il pericolo che gli stessi, a seguito dell’arresto del loro complice, potessero darsi alla fuga.
Ieri il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto di Vincenzo Mirenda e i fermi disposti dal Pm ed ha applicato la misura della custodia cautelare in carcere per tutti gli indagati, ad eccezione della donna, posta agli arresti domiciliari.
Il giudice, infine, ha accolto anche la richiesta della Procura Distrettuale di emissione di provvedimenti restrittivi a carico di altri tre complici che si erano susseguiti nel tempo nella gestione dell'estorsione, ed ha quindi applicato la custodia cautelare in carcere a carico dei soggetti appartenenti ai gruppi del Villaggio Sant’Agata e di San Giovanni Galermo: Francesco Carmelo Arcidiacono, Salvatore Fiore e Salvatore Gurrieri, già condannati per il reato di associazione di tipo mafioso in quanto personaggi di primo piano della famiglia Santapaola.
Il servizio di Alessandro Famà

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