CATANIA. Si fa sempre più ingarbugliata la vertenza dei 214 lavoratori della Tecnoservice, una srl che figura nell’indotto del Policlinico di Catania e che svolge servizi di assistenza socio sanitaria ai malati, sia in day hospital che per i lungo degenti. E rischia di avere gravissimi risvolti in termini di ordine pubblico perché i lavoratori, da tre mesi con lo stipendio pignorato da Equitalia - verso cui Tecnoservice è morosa di 1,2 milioni di euro – potrebbero nei prossimi giorni rifiutarsi di andare a lavorare visto che non hanno alcuna garanzia sul proprio salario.
Ad aggravare la situazione una notizia appresa proprio ieri, durante il vertice in Prefettura (assente Equitalia, la cui presenza era stata data per certa dalla parlamentare Foti). La notizia è che, a insaputa dei lavoratori e persino della stessa azienda ospedaliera Policlinico, nel mese di agosto la proprietà di Tecnoservice avrebbe affittato l’azienda a una società terza: in sostanza la Tecnoservice “sarebbe” rimasta ufficialmente titolare dell’appalto con il Policlinico, ma la gestione “sarebbe” passata a un’altra azienda con una differente ragione sociale. Un accordo, questo, che “avrebbe” fatto transitare anche i lavoratori da una società all’altra. Condizionale d’obbligo, visto che le parti in causa – a cominciare dal direttore generale del Policlinico, Bonaccorsi, assistito dai legali dell’ente – mettono seriamente in dubbio la legittimità del contratto di affitto (subordinato a vincoli burocratici e certificati antimafia).
Netto il rifiuto del Policlinico che ha anche annunciato lo scioglimento del contratto con Tecnoservice. «Un procedura assolutamente illegale», sbotta Sergio Romano (segretario provinciale Uil Tucs) presente al vertice di ieri in Prefettura insieme a Musumeci (Cisl), Leonardi (Cgil) e Tabita Siena (Usb). «Talmente illegale – continua - da indurre, seduta stante, i rappresentanti legali dell’azienda ospedaliera Policlinico a mettere a verbale lo scioglimento del contratto con Tecnoservice e contestualmente annunciare l’imminente affidamento del servizio alla Seriana, società concorrete, risultata seconda nella gara d’appalto». Oggi nuovo incontro fra sindacati e lavoratori per definire strategie per la vertenza.
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