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Calcoli renali, arriva il test per scoprire i rischi

Ne hanno parlato in questi giorni a Catania i nefrologi di tutta Italia riuniti nell'annuale Congresso Nazionale della Società di Nefrologia

MILANO. Un semplice test per capire se i calcoli al rene torneranno. Ne hanno parlato in questi giorni a Catania i nefrologi di tutta Italia riuniti nell'annuale Congresso Nazionale della Società di Nefrologia (Sin). Grazie allo studio condotto su 2000 pazienti da un gruppo di urologi del Mayo Clinic Urology Research Center e pubblicato sul Journal of American Nephrology, è stato elaborato infatti un questionario composto da 11 domande a cui si può rispondere online (in inglese, http://www.qxmd.com/calculate-online/nephrology/recurrence-of-ki dney-stone-rocks) che predice la possibilità di una nuova colica nell'arco di 2,5 o 10 anni.

Lo studio ha permesso di individuare alcuni fattori di rischio delle ricadute, come ad esempio essere maschio e giovane, avere una storia familiare di calcolosi renale, avere già avuto episodi di coliche renali riconducibili ai calcoli. Il test è utile - hanno commentato gli esperti - non solo per valutare i rischi futuri ma soprattutto per prevenirli grazie a diete specifiche, terapie farmacologiche preventive, ed ecografie semestrali di controllo. Uno strumento che può rivelarsi utile anche a tranquillizzare chi scopre di avere un basso rischio.

«Per prevenire i calcoli renali, evitare digiuni e diete drastiche - spiega Giorgio Battaglia, Direttore della Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale di Acireale - in quanto il sangue rischia di inacidirsi, causando un cambiamento delle urine. Proprio quest'ultimo fattore può provocare i calcoli». «In generale, alimenti come la cipolla, il sedano e il prezzemolo possono avere effetti positivi, così come il consumo di latticini - continua Antonio Santoro, Presidente Sin (Università di Bologna, Ospedale S.Orsola Malpighi) - Per chi invece ha già sofferto di calcoli sarebbe utile eliminare alcune verdure, come il pomodoro e il cavolfiore, nonchè le bibite gassate».

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