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Precari di Milo, nulla di fatto
nel doppio incontro con il sindaco

MILO. L'odissea degli otto precari del Comune di Milo, per la mancata proroga del contratto determinata dalla interpretazione fatta dal sindaco si arricchiesce di due perle, la seconda per nulla brillante. I lavoratori, sempre più logorati da questa situazione assurda (Milo è l’unica città in Sicilia), stanno cercando la mediazione dell’Ufficio territoriale del Governo per indurre Giuseppe Messina a rivedere la propria posizione e uniformarsi alle norme seguite dalle altre amministrazioni locali.

Nei giorni scorsi, sette su otto precari, insieme ai rappresentanti sindacali, hanno fatto in modo che il sindaco venisse convocato in Prefettura, dove ad aspettarli c’era il vice prefetto vicario e il funzionario dell'assessorato regionale al Lavoro Alberto Campo. Durante la riunione il funzionario ha sciolto tutti i dubbi espressi da Giuseppe Messina, primo fra tutti quello che la proroga dei contratti - il cui costo per il 2014 è a totale carico della Regione - non impegna assolutamente il Comune a stabilizzarli (il sindaco evidentemente teme il default e che debba risponderne di persona alla Corte dei conti).

 

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