CATANIA. «Questa vittoria ci permette di affrontare l'Entella con altro spirito. Dopo il gol ci siamo liberati e abbiamo giocato un buon secondo tempo anche se gli avversari erano in dieci. Siamo una squadra malata che ha preso una aspirina». Giuseppe Sannino è felice per la vittoria del suo Catania contro il Vicenza, ma sa benissimo che la strada verso la tranquillità e verso qui traguardi che i rossazzuri vogliono raggiungere (leggasi: promozione e serie A) sono ancora molto, molto lontani.
Una vittoria non fa primavera, ma era importante, se non fondamentale, vincere questo incontro in un «Massimino» che si va lentamente spopolando e non certo per l'arrivo dell'autunno. Poco più di 12.500 spettatori, minimo stagionale, appena duemila tagliandi venduti al botteghino. La posizione di bassa classifica ha spento entusiasmo e speranze, adesso questa fiammella accesa dalla vittoria contro il Vicenza, può servire da incoraggiamento in vista della seconda partita consecutiva in casa, martedì, contro l'Entella, un'altra cenerentola della Serie B. Ha portato bene il cambiamento di modulo, il 4-4-2 è risultato molto più offensivo del 4-3-3 che, in realtà, nelle ultime due stagioni si è basato su un unico riferimento per finalizzare l'azione, prima Bergessio, adesso Calaiò.
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