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Catania verso la crisi e in emergenza, mal di pancia di Sannino

Il nuovo ko con il Livorno ha lasciato il segno: troppi infortuni, sotto accusa c’è la preparazione atletica. Il tecnico potrebbe pure decidere di farsi da parte

CATANIA. Il conto alla rovescia sarebbe già iniziato. Secondo rumors si starebbe delineando un clamoroso cambio della guardia sulla panchina rossazzurra. Peppe Sannino ormai da tempo dimostra insofferenza alla situazione di continua emergenza, pur riuscendo a controllarsi, lui che non è proprio un campione di diplomazia. Se il Catania è ripiombato nelle ultime posizioni, dopo aver respirato per una settimana appena aria di «colonna a sinistra» della classifica, le responsabilità non sarebbero del tecnico, ma il naturale sospettato è quel Giampiero Ventrone, arrivato in estate tra squilli di trombe e tappeto rosso, per dare una preparazione atletica al top ai calciatori rossazzurri e interrompere la serie nera di infortuni, registrata nella scorsa stagione.

Purtroppo, l'inversione di tendenza non c'è stata, tuttt'altro: i problemi muscolari si sono accentuati e verificati in serie. Sarebbero, addirittura, una trentina dall'inizio della stagione, ultime vittime, nella trasferta di Livorno, Rosina e Capuano, rientrati dopo qualche acciacco già subito nelle precedenti partite, e Martinho, che proveniva da una convalescenza più lunga. Tutti e tre hanno dovuto alzare bandiera bianca. Ma, a stroncare sul nascere qualsiasi tentativo di addossare al professore la responsabilità dei muscoli strappati, ci ha pensato l'amministratore delegato Pablo Cosentino. «Ventrone non si tocca, crediamo nel suo progetto». Se non è una dichiarazione d'amore poco ci manca e, inevitabilmente, suona come una presa di distanza dal malessere di Sannino.

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