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Il «caso dei cartelloni pubblicitari» a Catania: cresce la tensione in maggioranza

Nuovo botta e risposta tra il consigliere del Pd, Notarbartolo e l’assessore Girlando

CATANIA. Il «caso dei cartelloni pubblicitari» è ormai scoppiato. Finirà in Tribunale, o «solo» nell’Aula di Palazzo degli Elefanti. Ieri, intanto, l’assessore Giuseppe Girlando ha invitato Niccolò Notarbartolo a un ”faccia a faccia” che si terrà oggi a Palazzo dei Chierici: «Metterò a disposizione del consigliere tutti i documenti in modo che possa prendere atto dell’assoluta regolarità dell’azione dell’amministrazione comunale».
Girlando, lunedì, aveva annunciato querela per diffamazione contro il consigliere del centrosinistra dopo avere letto il contenuto di un’interrogazione, diffusa anche agli organi di stampa. Da Notarbartolo la richiesta di spiegazioni su un presunto «condono di sanzioni per circa 600 mila euro a carico dei titolari di cartelloni abusivi».

La replica: «Colossali falsità, senza riscontro nella realtà. Queste sanzioni, come risulta dalle attestazioni degli uffici comunali, ammontano in tutto a 32.263 euro e sono sono state annullate dalla magistratura. Nessuna revoca in autotutela da parte del Comune». Ieri, la seconda sortita del consigliere Pd: «Mi sarei aspettato ben altro dall'assessore al Bilancio. Mi sarei aspettato che mi si dicesse che presto arriverà in Consiglio comunale il nuovo Piano Generale degli impianti, che il condono è figlio di una volontà politica di pacificazione del settore, ma così non è stato».

Quindi, i tredici interrogativi. Uno, tra gli altri: «È vero o no che gli impianti pubblicitari in contrasto con le distanze minime erano presuntivamente 1500 ? A questo proposito è chiarissima la nota del Comandante Belfiore, datata 13 gennaio 2014, in cui il Comandante stesso fornisce la cifra di circa 1500 impianti». E ancora: «È vero o no che l’amministrazione non ha intrapreso alcuna azione volta alla rimozione forzata di quegli impianti ancorchè costituissero serio pericolo per la incolumità degli utenti della strada? Vogliamo solo ricordare che recentemente un uomo è morto in viale Africa proprio per aver impattato contro un impianto posto sul ciglio della strada!».

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